Nepal, nuovo primo ministro chiede ai maoisti di unirsi al Governo

(Kathmandu) Il nuovo primo ministro Nepalese ha invitato il partito comunista maoista a unirsi al nuovo governo: “Non è questo il momento di interrompere la via del consenso, della riconciliazione e dell’unità” ha detto Madhav Kumar Nepal nel suo primo discorso alla nazione dalla sua nomina da parte del
“Mi appello ai maoisti perché si uniscano al governo e portino avanti il processo di pace” ha aggiunto Nepal. Dopo dieci anni di guerra civile, nel 2006 il Nepal ha sottoscritto un accordo di pace e abolito la monarchia; Dahal divenne il primo capo del governo della nuova repubblica ad agosto dello scorso anno in seguito alla schiacciante vittoria del suo partito alle elezioni per il parlamento/assemblea costituente, ma si è dimesso il 4 maggio scorso, in polemica con il presidente della Repubblica Ram Baran Yadav che aveva bloccato la sua decisione di dimettere dall’incarico il capo dell’esercito accusato di fare resistenza all’integrazione nelle forze armate degli ex ribelli maoisti.

Nel suo discorso di 18 minuti trasmesso alla televisione nazionale, il primo ministro Nepal ha più volte richiamato alla responsabilità e alla cooperazione i partiti politici per arrivare a realizzare gli accordi di pace, scrivere la nuova costituzione e riconciliare il paese; ha inoltre anche espresso apprezzamento per il presidente Yadav, duramente contestato dai maoisti, e come priorità di governo ha promesso aiuti per la popolazione in forte difficoltà per l’aumento dei prezzi. Nepal, del Partito comunista marxista leninista unito (Cpn-uml) ha raccolto una coalizione di 21 partiti su 24 in parlamento, con un totale di 358 deputati su 601 a sostenerlo; ma i maoisti, che detengono 238 seggi, hanno definito la sua elezione una farsa.

(fonte: Misna)