Oltre le bombe. La speranza dei bambini siriani passa anche per i progetti di Ai.Bi.

bambini siria350Piovono bombe sui villaggi della provincia di Idlib, in Siria, dove Amici dei Bambini è presente insieme all’Associazione Syrian Children Relief per portare aiuti e sollievo alla popolazione locale, provata da una guerra che dura da oltre tre anni.

Dopo i bombardamenti che nelle ultime settimane hanno colpito duramente la cittadina di Binnish, causando circa una trentina di morti, di cui la maggior parte bambini, giunge notizia oggi, lunedì 28 aprile, dell’esplosione di un altro ordigno nel vicino villaggio di Sarmin. Sarebbero 5 le vittime accertate finora, di cui 2 bambini.

E sono proprio i bambini le vittime principali di questo atroce conflitto, che sta devastando un paese ricco di storia, tradizioni, cultura come la Siria.

Attratti – nonostante tutto – dal gioco e dall’aria aperta, si ostinano a voler condurre un’esistenza normale, ed escono per strada, allo scoperto, diventando così facile bersaglio per ogni tipo di ordigno esplosivo. E così capita spesso che, dove fino a un attimo prima risuonavano le urla dei ragazzini, pochi istanti dopo, in seguito alla deflagrazione, rimane solo il silenzio assordante della morte, della distruzione, della miseria umana.

Grazie al suo partner in loco e al sostegno di molti donatori, nonostante le difficoltà logistiche riscontrate sul campo, Ai.Bi. è già riuscita a ottenere qualche piccolo risultato in difesa delle fasce più vulnerabili della popolazione: è stata in grado di provvedere un sostegno minimo alle famiglie povere che accolgono orfani di guerra nei centri di Binnish, Sarmin e Taftanaz, e supporto medico alle 4 cliniche limitrofe ai villaggi stessi, di cui una nelle vicinanze del campo profughi di Bab Al-Hawa. Gli interventi finora condotti nelle cliniche sono stati possibili anche grazie alla collaborazione con l’associazione “Il Cuore in Siria”, che ha provveduto a raccogliere medicinali e attrezzature mediche di base.

Diversi altri progetti sono in cantiere, e sono stati concepiti a tavolino con i referenti locali, in base alle esigenze primarie denunciate della popolazione di Binnish e dintorni. E proprio a Binnish, Ai.Bi. conta di aprire presto una sede operativa, un quartier generale che diventi il punto di riferimento per l’implementazione dei progetti, la distribuzione degli aiuti, l’organizzazione delle attività logistiche e il passaggio delle informazioni.

Intanto, dopo svariati appelli – rimasti inascoltatiad aprire i canali umanitari, la comunità internazionale continua a interrogarsi sulle possibili modalità di intervento all’interno della Siria. Mai crisi umanitaria ha conosciuto una tale e così drammatica difficoltà nell’accedere e nel proteggere la popolazione civile, per via della complessità del conflitto e del numero e varietà delle parti belligeranti. Collaborando con Syrian Children Relief, Ai.Bi. cerca di dare una risposta concreta ai bisogni della popolazione siriana della provincia di Idlib, puntando direttamente sulle risorse interne alle comunità locali e valorizzando lo spirito di solidarietà con cui le stesse – in questa situazione di stallo a livello internazionale – cercano di auto-sostenersi.

In questo momento, c’è bisogno di tutto l’aiuto possibile, da parte di tutti. Non restiamo a guardare.

Se vuoi dare anche tu il tuo contributo ai progetti di Ai.Bi. in Siria, per garantire ai bambini e alle famiglie siriane il diritto di sentirsi a casa, nel proprio Paese, visita il sito dedicato, clicca qui.