Melito (Na): operata e ricoverata, bimba di 4 anni cacciata dalla scuola: “Troppe assenze”

asiloCacciata da scuola perché troppo cagionevole di salute. L’incredibile vicenda arriva da un Comune in provincia di Napoli, Melito, dove una bambina di 4 anni, dopo essersi assentata per diversi giorni da scuola a causa di un lungo periodo di malattia, ha trovato chiuse le porte dell’istituto che frequentava. Dopo aver subito anche un intervento chirurgico per adenoidi e tonsille, nella scuola dell’infanzia per lei non c’è più posto: la dirigente del presso “Lavinaio”, Giovanna De Vita, l’ha infatti depennata dall’elenco degli iscritti all’istituto.

A denunciare l’accaduto è il papà della piccola, Ciro Murolo, decisamente sconcertato per quanto successo, tanto da coinvolgere i carabinieri che si sono recati presso la scuola, dove hanno acquisito alcuni documenti per fare maggiore luce sull’episodio.

La legge prevede l’espulsione da scuola dopo aver effettuato 65 assenze su 100 giorni, ma in questo caso il papà della bambina si appella all’umanità delle istituzioni per tutelare sua figlia che ha subito ricoveri, operazioni e diverse malattie.

“Che esempio stanno dando a mia figli l’istituzione scolastica e la società? – Si chiede amareggiato il signor Murolo, che da settimane tenta di riportare a scuola la piccola – Avere una salute cagionevole non è ammesso dalle norme scolastiche a cui questa dirigente fa riferimento? La sensibilità dei bambini può essere calpestata in modo così crudele?”

Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Melito, Venanzio Carpentieri che, dopo aver parlato con i genitori della bambina, ha assicurato di volerne discutere anche con la preside. “Mi rendo conto della legge – ha affermato – ma qui parliamo di una bimba di 4 anni che può avere anche delle ripercussioni e delle conseguenze sulla sua socialità”.

Nel frattempo, il rappresentante del consiglio di istituto Vincenzo Bortone ha richiesto un consiglio urgente e raccolto le firme di alcune mamme che hanno offerto la loro solidarietà alla piccola. Che ogni mattina, zainetto in spalla, attende accanto alla porta di casa che i genitori la riportino in classe.

 

Fonte: Il Mattino