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4 fratellini dalla Bulgaria

Est Europa. “Babbo Natale ci regali una mamma e un papà?” La letterina di 4 fratellini che vogliono rimanere uniti sotto lo stesso tetto

Sono 4 fratelli, hanno 11, 10, 8 e 6 anni. Sono in perfetta salute ma non sono felici, gli manca “qualcosa” per essere e sentirsi come tutti gli altri bambini. E la solitudine la senti ancora di più proprio in queste giornate di festa: tanto che si sono rivolti direttamente a Babbo Natale a cui hanno chiesto proprio quella “cosa”: una famiglia, una mamma e un papà che li adottino. Già perché Yosko, Katia, Boris e Assen vivono con una famiglia affidataria in Bulgaria ma non possono più rimanere con loro. Cosa succederà loro? Sono destinati a passare da una famiglia affidataria all’altra senza avere mai la certezza di mettere radici?

Emergenza migranti. Il 2016 è “annus horribilis”: è boom di sbarchi. Raddoppiati i minori soli: quasi 25 mila quelli arrivati sulle coste

Il 2017 è iniziato da appena 3 giorni e già si registrano i primi sbarchi. Questo è avvenuto ieri pomeriggio (02 gennaio) lungo le coste del sud Sardegna: un barchino con a bordo 15 algerini è approdato a Capo Sperone, nel comune di Sant’Antioco.  E così il nuovo anno si apre sulla stessa falsariga di quello appena concluso: un “annus horribilis” per l’immigrazione in Italia. Il 2016 rischia di essere ricordato, soprattutto, per il boom di sbarchi di immigrati sulle coste italiane.

Dal laboratorio di cucina all’alta moda per passare dall’informatica tra un gioco di magia e una piega dal parrucchiere: ecco come Ai.Bi regala speranza ai bambini abbandonati del Marocco

Dal laboratorio di cucina a quello di alta sartoria e moda; dai corsi di informatica a lezioni di arte nella scuola nazionale più importante del Paese. Senza dimenticare quanto sia importante volersi bene e concedersi delle coccole: fosse anche una giornata in un centro estetico per le ragazze più grandi o animazione con clown e giochi di magia per i più piccini. Sono tante e sempre diverse le attività che Ai.Bi Marocco mette in campo per i bambini e adolescenti ospiti dei centri del Paese.

E anche quest’anno è finito: cosa rimane in sospeso per le adozioni

Il 2016 si è appena concluso e come scrive Stefania Vadrucci sul sito de Il Sole 24 Ore è tempo di bilanci anche per quanto riguarda le Adozioni internazionali: dallo stallo in cui si trova la Commissione Adozioni Internazionali (Cai),  ai rimborsi che centinaia di famiglie ancora attendono alla mancata pubblicazione dei dati e delle analisi delle adozioni internazionali. L’articolo è stato pubblicato il 30 dicembre e ve lo riportiamo nella sua versione integrale.

Adozione internazionale.Il 2016 in casa Ai.Bi.: calano le adozioni, ma aumenta la fiducia degli aspiranti genitori: 724 coppie agli incontri informativi (+14%) e 95 i mandati ricevuti (+36%)

Meno adozioni realizzate, ma più coppie di aspiranti genitori incontrate e più mandati ricevuti per l’adozione internazionale, con Toscana e Puglia che si rivelano le regioni più accoglienti e la Cina principale Paese di origine dei nuovi figli delle famiglie targate Ai.Bi. Questo il bilancio complessivo di Amici dei Bambini per il 2016. Analizziamone i vari aspetti, confrontando i dati con quelli dell’anno precedente.

Cina, oggi a pranzo siete ospiti di An Xi Le: “Vi faccio vedere che grazie alle ‘tate’ di Ai.Bi. ho imparato a mangiare da sola!”

Una tovaglia ridotta a una sorta di campo di battaglia alla fine del pranzo può rappresentare un successo nel processo di crescita di una bambina? Sì, se la bambina in questione fino a qualche tempo fa non riusciva neppure a mangiare da sola e ora, anche se in modo ancora un po’ “turbolento”, sta imparando a farlo.