Perù, Amazzonia: Parlamento discute censura a Primo ministro

E’ cominciata in Parlamento la discussione della mozione di sfiducia presentata dall’opposizione nei confronti del Primo ministro Yehude Simon e del Ministro dell’Interno, Mercedes Cabanillas, per “responsabilità politica” nelle violenze che all’inizio di giugno hanno provocato un numero ancora controverso di vittime tra indigeni e poliziotti a Bagua, nell’Amazzonia peruviana.

Il risultato della votazione è incerto, ma l’opinione prevalente è che non saranno riuniti i 61 voti necessari per l’approvazione della mozione, avanzata da un’inedita convergenza di interessi che vede uniti il ‘Partido Nacionalista’ (sinistra), i conservatori di ‘Unidad Nacional’ e il partito ‘fujimorista’, legato all’ex-presidente Alberto Fujimori.

Simon, un indipendente di centro-sinistra che ha condotto il negoziato con i popoli amazzonici sfociato nella revoca dei decreti legge sullo sfruttamento delle risorse della selva, aveva comunque annunciato a più riprese, l’ultima volta Sabato, una sua uscita di scena una volta che le proteste fossero rientrate; secondo fonti di stampa peruviane, il presidente Alan García – che lo aveva designato il 15 Ottobre dello scorso anno sempre a seguito di una grave crisi politica – è pronto a un rimpasto ministeriale ma in ogni caso sarebbe propenso a mantenere Simon a capo del gabinetto. Secondo esponenti dell’Apra, il partito al potere, citati dal quotidiano ‘La Republica’, non esistono al momento alternative valide a Simon, definito “un uomo del dialogo” con i settori sociali “che consente al governo un margine di gioco democratico”.

 

(fonte: Misna)