Perù, Amazzonia: responsabile indigeno rifugiato presso ambasciata Nicaragua

Si è rifugiato presso l’ambasciata del Nicaragua in Perù Alberto Pizango, presidente dell’Associazione interetnica della selva peruviana (Aidesep), protagonista da due mesi di una massiccia sollevazione indigena contro la politica di sfruttamento delle risorse naturali condotta dal governo di Lima nella regione amazzonica. Lo ha riferito il primo ministro peruviano, Yehude Simon, che ha reso pubblica una nota ricevuta dalla stessa ambasciata.

Pizango, contro il quale si era scatenata una vera e propria ‘caccia all’uomo’ nella zona del lago Titicaca, alla frontiera con la Bolivia, ha chiesto e ottenuto rifugio presso la sede diplomatica di Managua che si starebbe adesso muovendo perché all’esponente indigeno venga concesso un salvacondotto verso una destinazione estera. Pizango è accusato di “sedizione” e “ribellione” dopo i violenti scontri tra polizia e nativi avvenuti tra giovedì e venerdì nella zona nota come la Curva del Diablo, 700 chilometri a nord della capitale, dove centinaia di nativi occupavano da alcuni giorni una strada nei pressi della località di Bagua.

Ancora incerto il bilancio delle vittime: secondo fonti ufficiali 24 sarebbero gli agenti uccisi e nove gli indigeni che hanno perso la vita, oltre 150 i feriti e 70 le persone arrestate; le vittime civili sarebbero invece fra le 30 e le 50, secondo Shapiom Noningo, presidente della Commissione dei popoli indigeni amazzonici, che ha escluso l’uso di armi da fuoco da parte dei nativi.

(fonte: Misna)