Perù: il racconto di una visita indimenticabile

Christian, il figlio di un nostro sostenitore, si é recato insieme alla moglie peruviana e alla famiglia di lei a visitare Benjamín Estévez, un adolescente di 12 anni accolto presso l’istituto Juan Pablo Magno di Lurín e che da un anno è sostenuto da loro.

Approfittando del viaggio che Christian ha fatto insieme alla moglie, desiderosa di tornare in Perù dopo alcuni anni di soggiorno in Italia, la famiglia ha chiesto di poter avere un incontro con Benjamín, occasione splendida in cui hanno potuto conoscere il minore che appoggiano e portare dei regali da parte dei genitori di Christian. Inoltre, si è trattato anche di un bel momento per trascorrere tutti insieme una serata piena di divertimento e di condivisione con una cena presso un noto centro commerciale della città di Lima.

Durante la visita all’Istituto, la famiglia ha avuto l’opportunità di venire a conoscenza dell’operatività di una struttura come quella in cui viene accolto il Benjamin, nonché approfondire la condizione dei bambini che, come Benjamín, vivono all’interno di un istituto, lontani dall’affetto che solo una famiglia puó offrire loro.

La visita si é rivelata ricca di momenti di scambio di esperienze ed emozioni sia da parte della famiglia che del minore e si spera che questo incontro possa essere un punto di partenza fondamentale per instaurare un buon rapporto tra i sostenitori e il beneficiario. Entrambe le parti si sono impegnate a mantenere un livello di comunicazione costante e a dare continuitá a questo bellissimo momento di incontro.

Di seguito riportiamo alcuni commenti di Christian raccolti subito dopo l’incontro e i sentimenti che ha provato dopo aver incontrato Benjamín:

“L’ esperienza che abbiamo vissuto ci ha molto colpiti, all’inizio abbiamo avuto un po’ di paura, di curiosità. Non sapevamo come poteva reagire Benjamín, ci chiedevamo se gli saremmo stati a genio. Era molto importante per noi conoscerlo di persona.

Appena l’abbiamo visto, abbiamo subito capito che le nostre paure erano infondate, era proprio come pensavo, un ragazzo umile, e un po’ timido… Come tutti i bambini insomma.

Non riesco a esprimere bene quello che abbiamo provato in quel momento. Sapevo solo che dopo quella visita avrei chiamato subito i miei genitori per raccontare loro ciò che avevamo visto e com’era il loro adorato Benjamín.

Lo abbiamo portato fuori a fare un giro, siamo andati a Larcomar, un posto molto bello sul lungomare di Lima, e ci siamo divertiti molto. È sempre bello vedere un bambino sorridere, ma Benjamín aveva un sorriso speciale, o forse avevo sentito parlare così tanto di lui, che mi sembrava già di conoscerlo. Vorrei che questa nostra esperienza fosse vissuta da altre persone, vorrei che anche altri “padrini a distanza” venissero a visitare i loro “figliocci”… È una esperienza a dir poco indimenticabile.”