Perugia, Roma e Pisa. Scuola: bimbi autistici e down a casa perché manca l’insegnante di sostegno

La protesta del presidente del Consiglio regionale umbro: “Un giorno di festa è diventato giorno di tristezza. Governo si attivi”

La scuola è ripartita, ma manca l’insegnante di sostegno. Il risultato? I bimbi autistici devono restare a casa. Un episodio di questo tipo è avvenuto in provincia di Perugia, in Umbria e ha destato polemica. Tanto che il presidente del Consiglio regionale umbro, Marco Squarta, si è fatto portavoce del disagio del piccolo, che ha dovuto saltare le lezioni nei primi due giorni del nuovo anno scolastico.

L’alunno per seguire al meglio le lezioni ha necessità che un adulto gli stia vicino – ha detto Squarta – ma secondo quanto si è appreso dalla mamma prima dell’inizio dell’anno scolastico la famiglia ha ricevuto comunicazione da parte della direzione didattica a proposito del fatto che all’appuntamento con la campanella non ci sarebbe stata l’insegnante di sostegno. Sempre stando a quanto sostenuto dalla famiglia, allo stato, la scuola non sarebbe neppure in grado di indicare un tempo per la risoluzione del problema. In altre parole: la maestra non è stata nominata, ma con ogni probabilità sarà differente rispetto a quella dello scorso anno, e così il piccolo studente ha rinunciato al rientro in classe. Quello che sarebbe dovuto essere un giorno di festa si è tramutato per lui e per la sua famiglia in un giorno di tristezza”.

Il presidente dell’assemblea consiliare regionale ha aggiunto: “Si parla tanto e giustamente del distanziamento sociale degli alunni e dei banchi con le rotelle ma per gli alunni con disabilità i problemi sono da sempre ben più complessi. Nelle linee guida per la riapertura delle scuole a settembre, con il titolo di Piano scuola 2020-2021, approvate a giugno, si è data una particolare attenzione agli alunni con disabilità. A loro, secondo le indicazioni, andrebbe garantita la quotidiana presenza in classe e la stessa offerta formativa degli altri studenti. Questi presupposti devono fare i conti con la realtà, in primis con gli insegnanti di sostegno che dovrebbero essere garantiti ma non ci sono perché saranno nominati in ritardo, non certo per colpa dei dirigenti scolastici vittime a loro volta di questo disservizio che riguarderebbe molte altre famiglie anche in Umbria. Il Governo, sin da subito, si attivi con tutte le forze per risolvere questo problema”.

Bimbi autistici e down a casa senza insegnante di sostegno: i casi a Roma e Pisa

Un altro episodio similare è avvenuto a Roma. Qui, addirittura, il bimbo autistico è arrivato a scuola per cominciare il nuovo anno, ma, come si apprende da Il Messaggerodopo il saluto ai compagni è stato cotretto a tornare a casa, senza sapere quando potrà davvero andare a lezione perché «manca l’insegnante di sostegno». Succede a Roma dove il bambino di 9 anni, autistico era stato accompagnato dalla mamma all’istituto Pio La Torre. Il caso è stato segnalato dal padre(…)”. Un caso simile, questa volta relativo a un bimbo con sindrome di down, sarebbe avvenuto anche in provincia di Pisa, in Toscana.