Primo giorno di scuola con il Coronavirus. Nipoti che tornano a casa: come comportarsi con i nonni?

Per lo pneumologo Richeldi (CTS) “Non si possono privare i bambini di un patrimonio culturale e affettivo insostituibile”. Ma i giovani devono stare attenti alla vita notturna

Il primo giorno di scuola e gli incontri in famiglia ai tempi del Coronavirus? L’esperto dice di sì. “Non si possono privare i bambini di un patrimonio culturale e affettivo insostituibile“, afferma infatti, in un’intervista al Corriere della Sera, lo pneumologo del Policlinico Gemelli Luca Richeldi, componente del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) che sostiene il Governo nell’ambito dell’emergenza sanitaria dall’inizio del 2020. Richeldi si riferisce ai nonni, in posizione critica rispetto alle recenti raccomandazioni dell’ASL di Vercelli. Questa, tra le polemiche, ha infatti raccomandato di tenere gli anziani separati dai nipoti, costringendoli a rinunciare alle visite di questi ultimi, potenzialmente portatori del virus con la riapertura delle scuole.

“Credo – ha detto Richeldi – sia un’indicazione molto drastica. Per almeno due motivi. Innanzitutto, i bambini, se osserveranno le misure di prevenzione indicate, dunque l’uso della mascherina, il distanziamento, l’igiene delle mani e la misurazione della febbre, saranno efficacemente protetti contro le infezioni. In questo caso la trasmissione del Coronavirus è improbabile”. Inoltre, prosegue lo pneumologo, “riguardo al rischio per gli anziani siamo più preparati rispetto allo scorso marzo. Ora conoscono il pericolo e hanno capito che per mettersi al sicuro anche da altre infezioni devono vaccinarsi contro l’influenza e lo pneumococco, il batterio responsabile della maggior parte delle polmoniti. Sapranno anche riconoscere prontamente sintomi sospetti e segnalarli al medico di famiglia”.

Primo giorno di scuola e Coronavirus. Per i nipoti indispensabile contare sui nonni

Senza dimenticare che, per le famiglie, è indispensabile poter puntare sui nonni in qualità di baby sitter. “Non è una questione utilitaristica – aggiunge ancora Richeldi – Il ruolo sociale degli anziani è prezioso: ed è tanto più prezioso quanto più essi possono contribuire alla dimensione affettiva familiare. Per i bambini l’interazione con i nonni è importantissima. Io passavo i pomeriggi con i miei e non scorderò mai i loro racconti, gli insegnamenti e il mondo magico nel quale mi facevano entrare. Se mandiamo i figli a scuola perché pensiamo sia formativo sarebbe incoerente farli rinunciare ad un tipo di formazione emotiva così intensa”.

Coronavirus: Nonni e Nipoti come comportarsi?

Una raccomandazione, però, va fatta. E non solo riguardo al primo giorno di scuola. “In effetti l’età mediana dei nuovi positivi è tornata ad aumentare, da 30 anni è risalita a 40 e c’è la tendenza a una nuova crescita proprio perché ci sono più casi di contagio all’interno della famiglia, fenomeno cominciato dopo Ferragosto. È un elemento da tenere sotto controllo. Il timore è che il virus si trasmetta aí fragili che a volte vivono nella stessa abitazione di figli e nipoti. Abbiamo tutti la responsabilità di preservarli. Ne approfitto per lanciare un messaggio ai giovani. Il motivo principale per tenersi lontani dagli assembramenti serali è proteggere i nonni”, conclude l’esperto del CTS, tra le altre cose professore associato di malattie respiratorie all’Università di Modena e Reggio Emilia.