Salerno. Parte il progetto di Ai.Bi. “Panthakù.com” per valorizzare la comunità educante

Si scrive “Panthakù.com”, si legge famiglie, scuola, singoli individui, reti sociali, soggetti pubblici e privati che hanno a cuore l’educazione e la cura di bambini e bambine, ragazzi e ragazze che vivono a Salerno

Ormai, per chi conosce Ai.Bi., la parola Panthakù suona familiare. È questo, infatti, il termine che contraddistingue le attività che ormai da tempo vengono portate avanti sul territorio di Salerno da Amici dei Bambini. Un progetto che si rinnova e si rilancia anche per i prossimi due anni grazie all’approvazione della proposta “Panthakù.com” presentata da Ai.Bi. Amici dei Bambini come capofila e 11 partner sul bando per le Comunità Educanti 2020 e selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile
Il progetto è partito con la cabina di regia di martedì 4 aprile, presso la Fondazione Carisal, e durerà 2 anni, con la conclusione prevista per marzo 2025.

Panthakù.com: il progetto di Ai.Bi. per i prossimi due anni sul territorio di Salerno

L’obiettivo generale è quello di stimolare la comunità a prendersi cura dei propri membri a partire da bambini e adolescenti, generando valore e capitale sociale. Obiettivo specifico, co-progettare attività e servizi per la comunità, con un approccio partecipato tramite un comitato intergenerazionale che si costituisce intorno alla scuola Calcedonia, presidio educativo del territorio e che coinvolgerà strada facendo altre realtà di quartiere e liberi cittadini.
Il comitato, che si creerà durante le attività di progetto coinvolgendo non solo gli adulti ma anche minori, è l’ampliamento del gruppo genitori, creato attraverso il progetto “Panthakù. Educare Dappertutto”, selezionato sempre dall’Impresa sociale Con i Bambini sul bando adolescenza, e concentrerà le sue attività nel quartiere Irno-Calcedonia, prevedendo un processo di graduale coinvolgimento della comunità educante attraverso diverse attività:
– la sensibilizzazione della comunità sul proprio ruolo educativo e il suo coinvolgimento attraverso eventi e iniziative ricreative;
Capacity building (formazione e scambio di buone pratiche) del privato sociale per consolidare capacità di fare rete e rispondere ai bisogni;
Rafforzamento delle soft skills per genitori, minori, operatori sociali, docenti, attraverso attività laboratoriali, ricreative e sport;
– Un percorso laboratoriale per l’analisi e il confronto sui bisogni del quartiere e le sue risorse e la definizione di soluzioni concrete, partecipate, che mettano i minori al centro.
I beneficiari diretti saranno circa 200 minori, 30 tra docenti e operatori di terzo settore e 50 genitori.
Sono partner di Progetto: Comune di Salerno, Fondazione Carisal, IC Calcedonia, A.O.S Associazione Operatori della Solidarietà, Rari Nantes Nuoto Salerno, Gruppo Logos, CSI Salerno, Fondazione Copernico, Mano nella Mano, PR.I.S.M.A. cooperativa sociale, Vela Centro Servizi Sociali.