Rapporti famigliari in crisi? Niente paura, arriva il “counsellor”

Mettersi in ascolto: è questo il principio da cui parte il counselling. Un metodo che Faris propone nel suo servizio di consulenza dedicato alle famiglie che cercano un aiuto e una condivisione

Il counselling è un pratica che si sta sempre più diffondendo, ma non sempre è così chiaro cosa faccia un counsellor.In effetti, c’è tanta confusione: counselling, mediazione famigliare, coaching, terapia psicologica, consulenza pedagogica… spesso si finisce per pensare che una lae l’altra. Invece no: ognuna di queste forme di sostegno ha un suo perché! Ognuna risponde a bisogni diversi.

Quindi, cos’è il counselling?

Secondo la definizione del 1995 dell’EAC, (Associazione Europea di Counselling): “Il counselling è un processo interattivo tra il counsellor e un cliente, o più clienti, che affronta con tecnica olistica temi sociali, culturali, economici e/o emotivi. Può concentrarsi sulla modalità di affrontare e risolvere temi specifici, aiutare a superare una crisi, migliorare i rapporti con gli altri, agevolare lo sviluppo, accrescere la conoscenza e la consapevolezza di sé, permettere di elaborare emozioni e confini interiori.
L’obiettivo globale è quello di offrire ai clienti, con modalità da loro stessi definite, l’opportunità di condurre una vita più soddisfacente e ricca di risorse, sia come individui sia come membri della società più vasta”.
Da tutto ciò deriva ciò che da, e ciò che è il counsellor. Un professionista che aiuta quanti chiedono il suo intervento a trovare in se stessi le risorse per auto-aiutarsi. Attraverso delle tecniche di comunicazione e dialogo, il counsellor fa in modo che il cosiddetto “cliente”, sviscerando un problema, sia in grado di fare scelte con la necessaria consapevolezza e responsabilità. Il counsellor mai giudica e mai suggerisce soluzioni, si può dire sia un facilitatore di decisioni. Egli cerca, innanzitutto, di comprendere la situazione che la persona porta come problematica, mettendosi in ascolto. Si tratta certamente di un “ascolto attivo”, ossia curioso e desideroso di approfondire, di capire… Un ascolto paziente.
Il counsellor utilizza delle procedure specifiche per il sostegno e l’orientamento. Il sostegno è frutto dell’ascolto (molte persone sono sollevate solo dall’avere qualcuno che sia desideroso di ascoltare) e l’orientamento è frutto di un percorso che porta a ipotizzare soluzioni possibili attraverso la valorizzazione di abilità specifiche e di presa di coscienza dei limiti personali.

In modo sintetico spesso si sintetizzano gli obiettivi del counselling come:

  • – Prendere decisioni con maggiore decisione e chiarezza
  • – Migliorare le proprie competenze relazionali e comunicative
  • – Migliorare la conoscenza di sé e l’autoconsapevolezza
  • – Imparare a gestire lo stress
  • – Superare momenti di difficoltà transitori
  • – Gestire e superare problemi di natura non psicopatologica

Il counselling familiare proposto da Faris

Il counselling familiare, in particolare, è una forma di sostegno alle famiglie che attraversano i normali cambiamenti legati al ciclo della vita dei suoi componenti e della famiglia nel suo complesso: il nascere della coppia, l’arrivo di figli, la loro crescita fino al distacco, le separazioni, la ricomposizione, eventuali malattie, l’età che avanza …
A volte questi passaggi naturali sono vissuti con fatica, possono risultare problematici, ma la comprensione, l’accettazione di quanto succede nonché la riscoperta delle risorse interne alla famiglia stessa sono spesso sufficienti a migliorare notevolmente la qualità della vita di una famiglia.
Per questo Faris propone il counselling come strumento necessario a comprendere le difficoltà che genitori, figli e tutti i membri della famiglia possono incontrare nella relazione reciproca. Ma, soprattutto, come strumento necessario a comprendere quale potrebbe essere l’intervento più adatto alle necessità specifiche di chi chiede una consulenza. Attraverso un paio di colloqui, infatti, potrebbe risultare sufficiente continuare il percorso di counselling, oppure potrebbe risultare più opportuno accedere a delle terapie psicologiche o ad altre forme di consulenza, quale quella pedagogica o legale, o ancora intraprendere un percorso di mediazione familiare.
Faris desidera ascoltare le necessità di quanti si rivolgono a questa “scuola di relazioni famigliari”, per accogliere le loro necessità e dare la risposta più efficacie perché possano tornare sereni.
Il servizio di consulenza, che si basa sul “metodo Faris”, che proprio dall’ascolto comincia, offre un primo colloquio completamente gratuito a tutti. In base a questo, si deciderà, poi, come proseguire il percorso nella maniera più opportuna e utile per ciscuno. Tutte le informazioni sono disponibili alla pagina dedicata del sito o scrivendo a faris@fondazioneaibi.it.