RDC: 857mila gli sfollati, in difficoltà migliaia di minori

(Goma) Non si arresta l’ondata di violenza che ha colpito la parte orientale della Repubblica Democratica del Congo: nella provincia del Kivu quest’anno il numero totale degli sfollati è arrivato a 857.000. Lo rende noto il portale di informazioni dell’Onu Irin news. Nel 2008, nonostante il cessate il fuoco raggiunto a gennaio tra governo congolese e le milizie dei ribelli, oltre mezzo milione di persone avrebbe perso tutto, tra questi migliaia di minori. “Siamo di fronte alla peggiore crisi umanitaria della Repubblica Democratica del Congo. La maggior parte degli sfollati che oggi vivono nei quattro campi più vicino a Goma, il capoluogo del Nord Kivu, hanno dovuto abbandonare le loro case proprio a inizio anno.” ha detto Patrick Lavand’Homme, capo del l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari a Goma(OCHA).

“Sono arrivata insieme ad altri 16.000 sfollati nel mese di marzo da Sake, piccolo centro a nord di Goma” ha detto Jeanine Maombi, una giovane madre che a causa dei conflitti ha perso le tracce dei suoi due figli. “Molti di noi sono arrivati in questo campo a inizio anno, ma so che molti altri si trovano qui da anni.”

“Siamo fuggiti quando si è intensificata la lotta contro i Masisi, otto mesi fa, e ora sono costretto a vivere con i miei cinque figli in una piccola tenda in questo campo” ha detto Savina Tumaini, che vive nell’accampamento di Bulengo dal settembre 2007. La storia di Savina è simile a quella di molte altre persone che vivono nei pressi del Kivu settentrionale. Spesso si tratta di nuclei familiari separati dal conflitto interno, che temono di tornare nei loro villaggi perché non si sentono sicuri.

Le organizzazioni non governative e le agenzie dell’Onu hanno adottato misure per facilitare i ricongiungimenti familiari, partendo dalla mappatura degli sfollati ospitati nei campi.