Ecco il reddito d’infanzia: 400 € al mese per contrastare la denatalità

Nella proposta di legge presentata da Fratelli d’Italia a sostegno delle coppie che decidono di aver un figlio , anche un provvedimento “per sostenere lo studio”, l’accesso gratuito alle scuole dell’infanzia e un assegno di gioventù, 250 euro per ogni figlio, fino ai 25 anni

In risposta al calo demografico, Fratelli d’Italia pensa a un piano economico per sostenere la natalità in Italia. Nella proposta sono presenti incentivi che economici per chi decide di avere un figlio e sostegno economico per i giovani nella crescita.

La proposta di legge

Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, ha depositato alla Camera un progetto di legge che si ricollega a quanto detto da Giorgia Meloni insieme a Papa Francesco durante gli Stati generali della natalità: “Vogliamo restituire agli italiani la certezza e l’orgoglio di vivere in una nazione capace di solidarietà in grado di guardare al futuro” aveva dichiarato la presidente del consiglio.

Il reddito di infanzia

All’interno del piano economico è previsto il cosiddetto reddito d’infanzia per le coppie con reddito fino a 90.000 euro l’anno: un assegno di 400 euro al mese per i primi sei anni di vita per ogni figlio a carico.
L’incentivo sarà incrementato per le famiglie con figli disabili o famiglie monogenitoriali.

L’assegno di gioventù

Nel piano si parla anche di un provvedimento “per sostenere lo studio”, l’accesso gratuito alle scuole dell’infanzia e un assegno di gioventù, 250 euro per ogni figlio, fino ai 25 anni.
Sono poi presenti misure di agevolazione fiscali a sostegno delle famiglie con figli a carico.

Le agevolazioni fiscali

Altre agevolazioni fiscali sono prese in considerazione per i single e per chi decide o non può avere figli: meno tasse “al fine di assicurare un prelievo più equo e progressivo basato sul quoziente familiare”.

Fasciatoi obbligatori nei locali

Un’altra delle misure all’interno della proposta coinvolge esercizi commerciali: bar, ristoranti o negozi con area di vendita superiore a 200 metri quadrati, dovranno avere bagni pubblici con fasciatori per il cambio dei neonati. Possibili multe fino a 5.000 euro per gli esercizi che non si adeguano.