Regione Basilicata: presentata proposta di legge a sostegno delle adozioni

 Presentata ieri in Consiglio Regionale della Basilicata una proposta di legge per l’istituzione del “Servizio regionale per garantire il sostegno per le adozioni e gli affidamenti familiari – Saaf”.

“La proposta di legge – spiega il primo firmatario Gianni Rosa (Pdl) – che vede quali sottoscrittori gli altri consiglieri del Pdl, Nicola Pagliuca, Mariano Pici, Mario Venezia, Romeo Sarra, Franco Mattia, Paolo Castelluccio, ha lo scopo di promuovere la diffusione di una cultura favorevole agli interventi rivolti ai minori in situazioni di difficoltà, alla prevenzione dell’abbandono dei minori, agli interventi di solidarietà internazionale, alla creazione di forme di collaborazione fra i vari soggetti dell’adozione”.

“La legge n. 476 del 1998 – continua Rosa – ha affidato alle Regioni compiti importanti in materia di adozione internazionale, il Legislatore ha assegnato alle Regioni l’organizzazione di una rete di servizi in grado di svolgere i compiti previsti dalla legge nei rispettivi territori, dando anche la possibilità, indicando requisiti e competenze, alle Regioni stesse, di istituire un servizio pubblico per l’adozione internazionale. La proposta di legge presentata dal gruppo Pdl ha la finalità di istituire il ‘Servizio regionale per garantire il sostegno per le adozioni e gli affidamenti familiari – Saaf’, presso l’Assessorato alla Sicurezza e Solidarietà Sociale Servizio – Interventi Socio-Sanitari ed Assistenziali, con ricorso al personale già in servizio in possesso di competenze e specifici profili professionali, con delega alla Giunta regionale che provvede all’adozione di apposita regolamentazione per la sua attuazione”.

“Attualmente – sottolinea Rosa – esiste ancora una variegata differenziazione di procedure nelle diverse realtà territoriali, pertanto appare necessario eliminare l’inconveniente dell’incertezza dovuta alla pluralità delle competenze attribuite che, spesso, rendono problematica l’individuazione dell’ente tenuto ad intervenire con conseguenze assai negative per i cittadini. Con questa proposta legislativa colmiamo un vuoto che esiste in Basilicata dopo l’emanazione della legge di riforma nazionale. Infatti, si sollecita la creazione di reti fra i vari soggetti dell’adozione; in ordine a tale aspetto, come espressamente previsto dalla legge n. 184 del 1983 (art. 39- bis comma 1 lett. c), appare indifferibile la definizione di rapporti tra il Tribunale per i minori, la Regione, gli Enti locali, gli Enti autorizzati e la Commissione per le adozioni internazionali. Si vuole promuovere l’attività di informazione sulle procedure amministrative, sulle attività di servizi e sui requisiti necessari per gli affidamenti e le adozioni internazionali, si vogliono favorire la stipula di protocolli operativi e di convenzioni tra associazione, Enti autorizzati, nonché forme stabili di collegamento tra gli stessi e gli organi giudiziari minorili. Una legge – conclude Rosa – che favorisce anche lo scambio di esperienze umane e sociali tra le famiglie adottive e che nasce con l’intenzione di aiutare le famiglie che vogliono intraprendere il percorso dell’adozione, oggi molto spesso non agevole e denso di insidie”.