Rientro a scuola al buio. Il test dell’Alto Adige

Riaprono le scuole della Provincia autonoma di Bolzano: 90 mila studenti tornano nelle aule, in un territorio dove solo il 63%  del personale scolastico è vaccinato. Green Pass e sistema dei controlli alla prova dei fatti

Per 90 mila studenti, lunedì 6 settembre è il giorno del ritorno in classe. Sono i ragazzi dell’Alto Adige (Provincia autonoma di Bolzano) dove, come successo già negli anni scorso, le scuole aprono qualche giorno prima rispetto a tutte le altre regioni d’Italia.
Si tratta, dunque, del primo test per verificare l’efficienza e le difficoltà dei controlli del Green Pass, della tenuta del sistema, della risposta degli insegnanti, ecc.

Rientro ascuola: in Alto Adige solo il 63% del personale scolastico è vaccinato

Test ancor più probamente dal momento che proprio la Provincia di Bolzano è uno dei territori in cui la percentuale di vaccinati tra docenti e personale scolastico è più bassa: Gli ultimi dati, aggiornati al 3 settembre, arrivavano al 63% e difficilmente gli ultimissimi giorni cambieranno la situazione. “Il dato dei docenti senza copertura è preoccupante e creerà problemi” ha affermato a Orizzonte Scuola la preside del Liceo artistico e musicale Giovanni Pascoli Laura Cocciardi: “Rischiamo numeri superiori al resto d’Italia sui contagi, nuovi problemi per la didattica in presenza e un impegno sfibrante per gestire gli insegnanti che per entrare a scuola si affideranno a tamponi realizzati ogni 48 ore”.
A oggi, infatti, non è ancora attiva la piattaforma promessa dal Ministero che dovrebbe incrociare in automatico i dati con quelli relativi ai vaccini presenti sul database del Ministero della Salute.

Rientro a scuola: i controlli richiederanno tempo e risorse, sperando non ci sia un’esplosione dei contagi

Le prove per i controlli fatte negli ultimi giorni hanno evidenziato un notevole dispendio di tempo e di risorse e con l’arrivo degli studenti è inevitabile pensare che aumenterà la confusione.
Senza dubbio ci sarà bisogno di un po’ di rodaggio, ma si spera che l’arrivo della piattaforma del ministero possa snellire non poco le procedure. Il tutto, naturalmente, sperando che non ci sia un aumento troppo marcate dei casi positivi, con conseguenti, ulteriori, complicazioni legate a tracciamento e quarantena.
Le domande, insomma, sono ancora tante, ma il tempo delle risposte, per forza di cose, è ormai giunto. A partire dall’Alto Adige.