Riforma dell’assegno unico: nuovi scenari nella manovra economica

Allo studio detrazioni fiscali e modifiche alla misura per rafforzare gli aiuti alle famiglie ed evitare una condanna UE

L’assegno unico, misura di sostegno economico universale per le famiglie con figli, è oggi oggetto di possibili modifiche in vista della manovra economica del governo. L’assegno attuale è erogato per ogni figlio fino ai 21 anni e senza limiti per i figli disabili, con importi variabili in base all’Isee. Tuttavia, a causa dei requisiti di residenza, l’Italia è stata deferita alla Corte UE e potrebbe rischiare una condanna.
A quanto pare, il governo sta valutando l’ipotesi di non fare valere le somme incassate con l’assegno unico nel calcolo dell’Isee, così da permettere alle famiglie numerose di accedere ad altre agevolazioni.
Che l’aiuto alle famiglie rimanga una priorità del Governo, comunque, lo ha ribadito pochi giorni fa la Ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella, come si legge sul Quotidiano Nazionale: agire sulla famiglia “è una questione di equità ma anche di bene comune, perché la libertà di scelta è sacra ma chi sceglie di avere e crescere i figli fa qualcosa che va oltre un progetto di vita personale, qualcosa di positivo per l’intera società e per il nostro futuro”.
Tra le opzioni allo studio ci sono possibili nuove detrazioni fiscali per i figli o l’aumento degli importi dell’assegno unico, ma le risorse per finanziare tali misure restano limitate. Il pacchetto di interventi potrebbe valere tra i 5 e i 6 miliardi di euro, ma al momento è difficile introdurre una soglia di reddito senza alterare la natura universalistica della misura. Si discute anche della possibile detassazione delle tredicesime per le famiglie, proposta dal viceministro all’Economia Maurizio Leo, che potrebbe alleggerire la pressione economica sul ceto medio.

[Fonte: Il Sole 24 Ore]