Roma: non dimenticare i bambini del Kosovo

ROMA – Firmato il 19 dicembre l’accordo di partenariato tra Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini e il Garante Regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio, durante la Conferenza Stampa svolta nella prestigiosa Sala delle Bandiere, in Campidoglio, per la presentazione del progetto “Bambini in Comune” in Kosovo.

Tutti i partner dell’iniziativa hanno rilasciato dichiarazioni, a cominciare da Gianluigi de Palo, Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale, intervenuto con il seguente discorso: «C’è una famiglia umana da tutelare, indipendentemente dal luogo in cui vive. Così come i bambini, che devono essere salvaguardati sempre. Il progetto di Ai.Bi. è molto importante perché vuole, partendo da Roma e attraverso gli strumenti positivi di questa città, porre nuovamente l’attenzione sul Kosovo. Soprattutto dopo che l’interesse mediatico è venuto meno nel tempo. Roma è la Capitale dei bambini. I più giovani sono un capitale, il futuro e il presente della società. Non c’è una vera attenzione sui minori se non c’è una reale attenzione alla famiglia. È importante trovare le sinergie giuste. Quando ho assunto la carica di Assessore, ho voluto fortemente cambiare il nome dell’Assessorato per dare l’idea di quali sono le priorità in questo settore: la famiglia è una di queste, il luogo principale dove risolvere problematiche che potrebbero altrimenti degenerare. Sono convinto che le politiche per l’Infanzia, sia in Italia che in Kosovo, non possano prescindere da quelle per la famiglia. Spero che Ai.Bi. possa diventare una di quelle associazioni che definisco “cellule staminali adulte” della nostra città: delle realtà silenziose, bellissime, che non hanno finanziamenti, ma lavorano facilitando i percorsi delle famiglie e della città. È fondamentale il servizio sussidiario che queste associazioni offrono al tessuto sociale della capitale». 

Francesco Alvaro, Garante Regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza annuncia: «Siamo appena all’inizio, continuiamo a tenere a noi vicine realtà’ come quelle di oggi, il resto verrà da sé». L’accordo firmato prevede, tra le altre attività, la realizzazione di alcuni incontri informativi e di stimolo sulla figura del Garante e sull’accoglienza all’infanzia abbandonata, dedicati alle famiglie, agli adolescenti, ai giovani, con particolare riguardo per i partner di Ai.Bi. sul Progetto Bambini in Comune Insieme per il Kosovo.

«Aver firmato l’Accordo con il Garante Regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio oggi, a cavallo tra l’anno del volontariato e il 2012, che sarà l’anno della cooperazione – dichiara Marzia Masiello, di Ai.Bi. Roma è stato motivo di gioia e soddisfazione. “Bambini in Comune… Insieme per il Kosovo”, come think-tank, laboratorio, cantiere dell’accoglienza, era una grande scommessa. Inizialmente, i timori erano tanti. Puntare sulla “rete”, concetto anche forse troppo abusato ma poco realizzato, a Roma, dove già tutto esiste, ci sembrava quasi un’impresa impossibile: troppe le offerte e troppo poche le risorse. La  grande intuizione di Bambini in Comune è stata quella di far parlare tra di loro progetti già esistenti, di varia natura e ispirazione, dando loro un’anima sociale comune, attraverso la diffusione della cultura della reciprocità e dell’accoglienza. Vedere la collaborazione di  cittadini, associazioni e Istituzioni intorno a “Bambini in Comune … Insieme per il Kosovo” è una bella risposta alla crisi di senso e di significato che stiamo attraversando in questo momento storico tanto complesso. Bambini in Comune dimostra che una via diversa, solidale ed equa, a misura di famiglia e di bambino, è possibile». Appuntamento al prossimo anno, in cui auspichiamo che questo processo virtuoso si trasformi da “Insieme per il Kosovo” in “Insieme CON il Kosovo”.