Romania, adozioni: Giovanardi si unisce alle Raccomandazioni ONU

Continua il servizio di approfondimento di Ai.Bi. sulla questione delle adozioni internazionali in Romania. Il 12 giugno 2009 il Comitato ONU sui diritti dell’infanzia ha indirizzato alle autorità romene una serie di Raccomandazioni in cui ha segnalato che “l’entrata in vigore della legge 273/2004 sulle adozioni può essere contraria al supremo interesse del minore, laddove il reinserimento nella famiglia di origine non è possibile.” Una presa di posizione importante, che pone l’accento su un tema taciuto per troppo tempo: la necessità di rimettere in discussione la moratoria stabilita dal Governo di Bucarest dal 2001 sulle adozioni internazionali. L’accoglienza che può dare una famiglia straniera rappresenta, infatti, l’ultima possibilità per un bambino abbandonato di trovare una famiglia.

La Commissione per le Adozioni internazionali (CAI) si è già espressa sul tema, evidenziando la necessità di attivare tutti i canali possibili per la riapertura delle adozioni internazionali. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per le adozioni internazionali, Carlo Giovanardi, ha tenuto un’Audizione alla Commissione bicamerale per l’infanzia, lo scorso 19 marzo, in cui ha affermato che la Romania deve “rivedere la sua posizione sulle adozioni internazionali dove, di fatto, è in vigore un blocco dal 2001”.

Lo abbiamo intervistato per avere le sue impressioni dopo le Raccomandazioni dell’ONU.

Il Comitato ONU per i diritti dell’infanzia ha indirizzato una serie di Raccomandazioni al Governo di Bucarest, lo scorso 12 giugno 2009, in cui ha chiesto di riconsiderare la legge 273/2004 che di fatto blocca le adozioni internazionali. Come valuta questo intervento?

Positivamente, non vedo ragioni per le quali un Paese che fa parte dell’Unione Europea non tenga conto del superiore interesse del bambino ad avere una famiglia nel proprio Paese o in un Paese terzo.

A marzo Lei aveva sottolineato, in Commissione bicamerale per l’infanzia, la necessità di avviare una riflessione sul tema. Quali gli sviluppi?

Abbiamo formalmente invitato il Governo rumeno a superare la moratoria delle adozioni internazionali. Di questo ho parlato anche con la Presidente della Camera dei Deputati della Romania, Roberta Alma Anastase, in una recente visita a Montecitorio.
Quale strategia potrebbe essere realizzata a livello europeo per la riapertura delle adozioni internazionali dei minori romeni?

Tutte le pressioni dei Governi e delle Organizzazioni non governative sono utili per raggiungere l’obiettivo di riaprire le adozioni internazionali.