Romania: Panait non si arrende e chiede la riapertura delle adozioni

RomaniaA sei settimane dalla decisione del Governo rumeno di respingere il memorandum per la riapertura delle adozioni internazionali, il numero uno dell’Ufficio adozioni (ORA) Bogdan Panait ha presentato un nuovo disegno di legge per la modifica della normativa sulle adozioni.

Panait ha parlato dell’esigenza di rivedere la legge 273, rendendo possibile l’adozione di un minore abbandonato rumeno per i cittadini rumeni residenti all’estero.

In particolare Panait ha dichiarato alla stampa rumena che Bucarest dovrebbe lavorare con i Paesi in cui risiedono le comunità più massicce di rumeni e con cui il Governo ha intenzione di concludere accordi per il monitoraggio della fase di post-adozione dei bambini rumeni.

In passato quando un bambino lasciava la Romania con la sua famiglia adottiva era come se entrasse in un buco nero – ha detto Panait – Non sapevamo più nulla della sua vita di figlio adottivo, come si era ambientato con i genitori adottivi.

La Romania in passato aveva firmato convenzioni di monitoraggio per la fase di post-adozione con diversi Paesi, anche nel periodo precedente alla moratoria delle adozioni internazionali nel 2001. Le convenzioni però non sono mai state applicate. Nel memorandum Panait ha assicurato che tale situazione non si dovrà più ripetere in futuro

Il lavoro di Panait è importante e va nella direzione di un progressivo rilancio del sistema adozioni, nonostante non sia stata pianificata ancora una riapertura di quelle internazionali. Il numero uno dell’ORA sta aprendo una strada percorribile con gli Stati che intendono promuovere accordi di collaborazione con la Romania in materia di protezione dell’infanzia.

L’auspicio è quello che si possa così riaprire un dibattito sulle misure da promuovere per affrontare il problema dell’infanzia abbandonata rumena in maniera diversa, considerando anche la riapertura delle adozioni.