Russia: 700mila minori abbandonati. Il numero più alto dal dopo-guerra

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In questo momento il numero dei minori russi abbandonati e senza tutela ha raggiunto il picco più elevato dalla seconda guerra mondiale; si contano 700mila bambini fuori dalla famiglia. Grave la condizione anche per una fetta consistente di minori: circa 100mila bambini sono stati vittime di abusi e 2.000 sono morti a causa di violenze e maltrattamenti. In media, ogni giorno muoiono 5-6 minori e 10-15 riportano lesioni. Ma secondo fonti non ufficiali, il bilancio sarebbe ben più pesante: nei giorni scorsi il quotidiano “Trud” aveva evocato la cifra di due milioni di bambini vittime di violenze familiari.

Sono dati resi noti dall’Ombudsman per i diritti dei bambini Pavel Astakhov e riportati oggi dal quotidiano “Avvenire”.

Ad aggravare la situazione, la recente rivelazione di Ielena Misulina, presidente della Commissione parlamentare per i problemi della famiglia: negli ultimi due anni circa 30mila bambini adottati sono stati restituiti agli orfanotrofi, istituzioni che in Russia, più forse che in altri Paesi, lasciano il segno.

Il leader del Cremlino Dmitrij Medvedev ha chiesto più volte di migliorare la legge sui diritti fondamentali dei bambini e ha proposto di inasprire le pene per i reati contro i minori, dal mancato adempimento degli obblighi di educazione ai reati di violenza.

Secondo dati ufficiali, oltre 10mila bambini sono ricercati dopo essere scomparsi o fuggiti. Si tratta di giovani che spesso finiscono, nelle grandi periferie di Mosca o San Pietroburgo, nelle file delle bande spesso al soldo della criminalità organizzata che li utilizza per lo spazio o per le estorsioni. In Russia vi sono circa 28 milioni di bambini, su una popolazione complessiva di circa 142 milioni di persone. Di essi, circa 2 milioni sono analfabeti.