Russia. Quali le modalità di adozione e come prevenire il secondo abbandono dei minori? Incontro con i maggiori esperti del settore.

russiaIl perfezionamento delle modalità di adozione dei minori da parte dei cittadini stranieri e il controllo post-adottivo delle condizioni di vita ed educazione dei minori adottati. E ancora  la registrazione  dei minori adottati presso le istituzioni consolari della Federazione Russa all’estero e la prevenzione del secondo abbandono dei minori adottati da parte degli adottanti e dei maltrattamenti dei minori.

Tanti sono i nodi ancora aperti che riguardano il mondo delle Adozioni internazionali e a cui urge dare una risposta. Ecco perché a Mosca il Ministero dell’Istruzione e della Scienza della Federazione Russa ha organizzato, per il 15 settembre prossimo, un seminario interamente centrato sulle adozioni internazionali con un’attenzione particolare a questi precisi aspetti.

Il seminario sarà incentrato su “La collaborazione internazionale in campo di adozioni dei minori” e il compito principale è quello di discutere i problemi attuali e i modi della soluzione nel settore delle adozioni internazionali tra i rappresentanti delle varie regioni russe e gli esperti internazionali.

Nel 2013, secondo i dati riportati nel report annuale della Cai,  i minori per i quali è stata rilasciata l’autorizzazione all’ingresso in Italia  sono stati 730 ( di cui 510 maschietti e 220 femmine) pari al 25,8% del totale.  L’età media dei bambini è stata di 4 anni.

Dati leggermente in calo rispetto al 2012 e al 2011: in questi due anni, infatti, sono arrivati in Italia rispettivamente 749 e 781 bambini. Rispetto alle famiglie che adottano, la maggior parte risiede nel Nord Italia, al primo posto la Lombardia. Seguono Lazio, Toscana e Veneto con un costante aumento dal 2010 in poi, delle regioni meridionali, in primis Campania e Puglia.