Salerno. Next Gen: BE Your DIGITAL Revolution. Via al progetto di Fondazione Saccone con Ai.Bi. partner, per i giovani NEET

Un’opportunità di formazione e accompagnamento per valorizzare le potenzialità e le ambizioni professionali dei giovani che non studiano, non si formano e non lavorano. È l’obiettivo del progetto“Next Gen: BE Your DIGITAL Revolution”, selezionato dal “Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale”, promosso da Fondazione Saccone, Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini e il Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno

Il 20 luglio si è tenuta presso il Complesso San Michele, struttura storica completamente restaurata dalla Fondazione Carisal, la Conferenza Stampa di presentazione del progetto Next Gen: BE Your DIGITAL Revolution.
L’iniziativa, selezionata dal “Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale”, promossa da Fondazione Saccone, Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini e il Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno, si rivolge ai giovani che non studiano, non si formano e non lavorano di età compresa tra i 15 e i 34 anni, che desiderano acquisire le competenze necessarie per sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e crescere sia dal punto di vista personale che professionale.

A chi si rivolge il progetto

Il ruolo che Ai.Bi. avrà lungo tutto il progetto è legato strettamente alla fragilità che vive chi rientra molto spesso nella categoria dei NEET: donne, immigrati (i NEET stranieri con cittadinanza italiana sono il 15,1% del totale), disabili, chi vive condizioni socio-economiche difficili o in piccoli centri ma anche i giovani che vivono la complessa fase di transizione tra la scuola e il mondo universitario o professionale, a causa di un orientamento inesistente o poco efficace, ritrovandosi con le idee poco o per niente chiare su quale percorso intraprendere nell’immediato futuro.
Infine, ci sono il senso di smarrimento, la mancanza di prospettiva e l’incertezza crescente, che complicano la situazione dei NEET, spesso definiti per questo “scoraggiati”.

Il lavoro di Ai.Bi. all’interno del progetto

Si lavorerà quindi a rafforzare tutte quelle competenze non cognitive, che potenziando la personalità degli individui e sensibilizzando il target riguardo ai benefici e ai vantaggi offerti non solo in termini di occupabilità, ma anche di realizzazione personale e inserimento sociale, farà da vero motore perché il percorso di progetto possa essere portato avanti e concluso, evitando il drop-out.
Ai.Bi. aprirà quindi la formazione dei NEET con una sessione di 30 ore per lo sviluppo e/o miglioramento delle competenze non cognitive (soft o life skill), per supportare l’emersione e valorizzazione delle potenzialità, attitudini e ambizioni professionali dei beneficiari del progetto ragionando, anche attraverso l’uso di metodologie non convenzionali, su team building, competenze ed empowerment personale, autostima, arrivando a definire una scheda di rilevazione dei singoli per l’orientamento successivo.
Oltre la prima fase di formazione, Ai.Bi. sarà responsabile, durante tutto il percorso di progetto, del sostegno e accompagnamento del target di riferimento al fine di coinvolgerlo efficacemente nei percorsi formativi, lavorando sulla permanenza dei partecipanti fino alla fine, quindi incentivando la partecipazione attiva e costante durante tutto l’arco della formazione, fino al suo completamento e a un’auspicata opportunità di inserimento lavorativo.
Nello specifico ci saranno quindi due tutor/coach che affiancheranno i circa 140 partecipanti con sessioni di lavoro in gruppo o con colloqui individuali.
I coach sosterranno i partecipanti, li motiveranno alla partecipazione, approfondiranno con loro la conoscenza di sé, delle proprie abilità e potenzialità e quindi cercheranno di prevenire fenomeni di dropout.