Sandra e Giordano, dalla Colombia con 3 figli: un’adozione da 10 in pagella

Intervistiamo Sandra, 39enne mamma adottiva rientrata dalla Colombia assieme al marito Giordano, 40 anni, con 3 figli di 10, 9 e 5 anni: Pablo, il maggiore, Carmen, la femminuccia, Chico, il minore. «Ci siamo sentiti famiglia dal primo momento in cui ci siamo visti – racconta Sandra –; oggi, a distanza di qualche mese dal nostro ritorno in Italia, ci stupiamo di come siano andate bene le cose, per noi e per loro». Sandra rivela che sta sfogliando le pagelle dei bambini, appena arrivate dalla scuola. Sono tutti voti alti: 7, 8 e 9. «Non ci aspettavamo che avrebbero portato risultati così belli: mai pensato che sarebbero riusciti a studiare e a imparare così bene l’italiano. Il grande addirittura ha meravigliato la maestra, che non si aspettava da un bambino di 10 anni, già cresciuto e da poco arrivato in un altro Paese, un impegno e uno studio così serio».

L’adozione dei vostri tre figli va a sfatare un falso mito circolante in Italia: quello che vorrebbe che i figli adottivi con più di 6 anni non si inseriscano a scuola e nel nuovo ambiente sociale.
Sulle loro pagelle leggo giudizi molto buoni: alto livello di attenzione, assai inseriti… La fortuna è che hanno tutti e tre dei caratteri abbastanza aperti. Hanno subito fatto amicizia. Il merito è anche della psicologa che li sta seguendo: è andata a scuola da loro, ha parlato con gli insegnanti. Li trovo sereni (e ingrassati tantissimo). Stanno sempre dritti, hanno un aspetto radioso, ridono e giocano sempre. È l’unione tra di loro che “fa la forza”, e questa loro rinascita viene dal fatto che il bambino fiorisce da sé, nel momento in cui si sente amato.

Ci racconti il vostro primo incontro.
Paura assoluta! C’è stato un attimo di panico, lo confesso, ma abbiamo scoperto che è perfettamente normale per coppie abituate a stare sole da anni. Dopo i primi giorni di assestamento, le cose hanno fatto il loro corso. È una saggezza che s’impara; se oggi si sbaglia, domani si fa meglio.

Vuole fare un appello alle coppie che stanno per adottare?
Andate! E fatevi coraggio: quando si diventa famiglia, è un valore per tutti. Non spaventatevi per l’età dei bambini, anche se sono assai grandicelli: quelli più grandi sono quelli che ti danno più soddisfazione, perché colgono più differenze rispetto ai bambini piccoli. Ti si godono. E questo ti carica di una forza, di un’energia grandissima. L’adozione è un’esperienza che va fatta, assolutamente. Inoltre, siamo stati felici di sapere che, dopo tanti anni di infertilità, daremo presto un fratellino ai nostri tre figli: dalle ultime visite risulta che mi trovo in attesa!