Sconto del 25% sulla Tari: il bonus rifiuti è pronto a partire

Dal 28 marzo operativo il decreto che prevede la riduzione per chi ha un Isee fino a 9.530 euro. Resta da definire la parte attuativa

Dopo oltre cinque anni dall’introduzione del bonus sociale rifiuti, il processo per l’attivazione della misura giunge a una fase cruciale. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) che definisce i principi e i criteri per la sua applicazione è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e l’agevolazione sarà operativa a partire dal 28 marzo. Resta ora da definire la parte attuativa da parte dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), che dovrà stabilire le modalità applicative.

Come funziona e chi può beneficiarne

Il bonus rifiuti prevede uno sconto del 25% sulla Tari o sulla tariffa corrispettiva per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. L’agevolazione è destinata ai nuclei familiari con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) fino a 9.530 euro. Tale soglia viene elevata a 20mila euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico.
Con il nuovo Dpcm, si stabiliscono i criteri con cui Arera definirà le regole per l’applicazione concreta della misura. Una volta completata questa fase, le famiglie in difficoltà economica potranno usufruire dello sconto sulla tassa sui rifiuti.

Che cos’è la Tari

La Tari (Tassa sui Rifiuti) è un’imposta locale che serve a coprire i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. L’onere del pagamento ricade su chi occupa fisicamente un immobile. Se l’immobile è vuoto, la responsabilità del pagamento spetta al proprietario.
Un aspetto importante da considerare è che la Tari non è calcolata sulla produzione effettiva di rifiuti, bensì sulla semplice possibilità di generarne, derivante dall’occupazione dell’immobile.

Chi deve pagare la Tari

L’obbligo di pagamento della tassa sui rifiuti riguarda tutti coloro che detengono o possiedono locali o aree suscettibili di produrre rifiuti. A pagarla è l’utilizzatore dell’immobile, non necessariamente il proprietario.

Come si calcola la Tari

Il calcolo della Tari si basa su due componenti principali:

  • Quota fissa, che dipende dalle caratteristiche dell’immobile.
  • Quota variabile, determinata in base alla composizione del nucleo familiare.

L’importo della tassa viene stabilito dai Comuni, che possono adottare specifici regolamenti per la determinazione dell’importo finale.