Scontri tra ribelli e forze governative: messe in sicurezza le famiglie adottive italiane

scontri a kinshasaSembra essere tornata a una relativa normalità la situazione a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, dopo gli scontri tra forze governative e ribelli che hanno insanguinato la mattinata. Momentaneo sospiro di sollievo, quindi, anche per le 24 coppie adottive italiane bloccate nel Paese africano ormai da settimane e, in queste ore, in costante contatto con l’ambasciata italiana nella capitale congolese. Le famiglie seguite da Amici dei Bambini sono state infatti riaccompagnate presso i propri alloggi secondo le disposizioni dell’Unità di crisi del Ministero degli Esteri italiano. La Farnesina ha invitato anche tutti gli italiani residenti a Kinshasa a restare in casa e il Ministro degli esteri Emma Bonino sta costantemente seguendo l’evolversi della situazione.

Al momento le forze governative hanno ripreso il controllo della televisione di Stato, dell’aeroporto e dello Stato maggiore dell’esercito, assaltati durante la mattinata dai ribelli fedeli al leader religioso Paul Joseph Mukungubila. Quaranta di essi sono rimasti uccisi durante gli scontri armati che ne sono seguiti.  Attualmente quindi, secondo il portavoce del governo congolese, la situazione sarebbe “sotto controllo”. Non si registrano vittime tra le forza di sicurezza e i civili.

I genitori adottivi italiani, fino a qualche ora fa bloccati nell’orfanotrofio con i propri figli, hanno riferito anche di aver sentito degli spari provenienti dall’aeroporto, che durante gli scontri è rimasto chiuso. Presso lo scalo internazionale è avvenuta infatti una sparatoria che ha costretto il personale aeroportuale a cercare scampo nascondendosi. La sede della radio televisione è stata invece teatro di scontri tra soldati governativi e un gruppo di giovani che, armati di pistole e machete, hanno preso in ostaggio alcuni giornalisti e provocato l’interruzione di tutte le trasmissioni.

Altre violenze sono avvenute nella città mineraria di Lubumbashi, capitale della provincia di Katanga, nell’ovest del Paese.