Scuola: novità 2023/2024: i docenti tutor e orientatore

L’inizio del nuovo anno scolastico porta la novità del docente tutor e del docente orientatore. Figure chiamate ad accompagnare studenti e famiglie nella valorizzazione delle competenze e nella scelta del percorso di studi e di vita professionale

L’inizio dell’anno scolastico è ormai dietro l’angolo. Per gli insegnanti, l’1 settembre è il giorno della “presa di servizio” e delle prime riunioni, anche se c’è chi ha già cominciato con gli esami di riparazione. Per tutti, però, il via ufficiale arriverà a breve, cominciando dalla Provincia di Bolzano che aprirà i battenti già il 5 di settembre e finendo con Emilia Romagna, Lazio e Toscana il 15.

Novità scuola 2023 / 2024: docente tutor e docente orientatore

Se questa è il solito “rituale” che si ripete ogni settembre, l’anno scolastico 2023/2024 porta con sé alcune novità importanti. Su tutte le nuove figure dei docenti tutor e orientatore. Due figure volute dal Ministro dell’Istruzione Valditara per aiutare gli studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado a valorizzare (e comprendere) i loro talenti.
In totale, i docenti tutor e orientatori sono circa 50mila, selezionati dalle singole scuole a partire dalle domande presentate entro lo scorso 31 maggio. Va chiarito che non si tratta di professori “nuovi” assunti per l’occasione, ma di un ruolo e una funzione “in più” che alcuni docenti hanno scelto di assumersi e che prevede una retribuzione che va da 1.500 a 2.000 euro lordi annui per il docente orientatore e dai 2.850 euro lordi ai 4.750 per il docente tutor.

Qual è il ruolo del docente tutor?

Scendendo più nello specifico di ciò che queste nuove figure sono chiamate a fare, si può dire che il compito del docente tutor è fondamentalmente quello di sostenere gli studenti nella loro formazione aiutandoli a sviluppare le competenze proprie di ciascuno. In particolare, nel concreto, il docente tutor deve accompagnare lo studente nella creazione di un e-portfolio personale comprendente il percorso di studi effettuato e le varie attività che lo hanno caratterizzato in maniera peculiare; la documentazione dello sviluppo delle competenze avvenuto attraverso la partecipazione a progetti finanziati con fondi europei, attività e competenze acquisite attraverso i percorsi di PCTO (ovvero la cosiddetta alternanza scuola-lavoro); la valutazione del percorso svolto e delle prospettive; l’individuazione di un prodotto per ogni anno di studio che lo studente valuti criticamente come il proprio “capolavoro”.
Inoltre, il docente è chiamato a diventare il consigliere della famiglia dello studente per quel che riguarda le scelte formative e le prospettive professionali.

Compiti e finalità del docente orientatore

Più immediatamente comprensibile è invece il ruolo del docente orientatore, chiamato, appunto, a favorire l’orientamento degli studenti e aiutarli nel scegliere attività e percorsi di studio in linea con le proprie caratteristiche e aspirazioni, anche tenendo conto delle opportunità offerte dal territorio specifico in cui ci si trova, dal mondo produttivo e dalle università.
Naturalmente, nel contesto dell’autonomia scolastica, gli specifici compiti dei docenti possono variare e strutturarsi in maniera differenze. Ma l’obiettivo rimane uno per tutti: aiutare gli studenti a valorizzare i propri talenti e arricchire l’offerta scolastica non solo dal punto di vista didattico, ma come realtà capace di accompagnare i ragazzi in un percorso di vita e di sviluppo per il loro futuro.