Scuola d’estate. Oltre 1700 ore di attività per bambini e ragazzi

Il Governo ha stanziato 400 milioni per potenziare le attività estive organizzate dalle scuole, offrendo agli studenti occasioni di confronto, svago, sensibilizzazione e inclusione

“Scuola” ed “estate”, due parole che storicamente fanno fatica a stare insieme se non per antitesi. Fin che si è studenti, infatti, l’estate è sinonimo di “fine della scuola” e maggiore libertà. Da genitori, invece, la “fine della scuola” spesso è sinonimo di problemi, perché gli impegni professionali non terminano e se i figli sono a casa l’organizzazione diventa molto più complessa (e costosa).

Scuola d’estate: stanziati 400 milioni per due anni

Fortunatamente, negli ultimi anni, anche la scuola ha cercato di adattarsi progressivamente alle differenti richieste delle famiglie, iniziando a pensare a possibili alternative che consentano di proseguire le attività e offrire ai ragazzi un luogo in cui stare e imparare cose nuove, in una maniera differente da quella che quotidianamente si sperimenta durante l’anno scolastico.
Quest’anno, in particolare, l’attività delle scuole nei mesi estivi può contare su un sostanzioso fondo stanziato dal Ministero dell’Istruzione, che ha messa a bilancio 400 milioni di euro da spendere per gli anni scolastici 2023/2024 e 2024/2025.
A queste risorse potranno essere aggiunti parte dei fondi stanziati dal PNRR per il contrasto alla dispersione scolastica e il superamento dei divari territoriali (in totale sono 750 milioni) e quelli previsti per il potenziamento delle competenza STEM (in totale 600 milioni).

Inclusione, formazione, svago e socialità

Le attività, che certo non vogliono essere un proseguimento delle lezioni scolastiche, prevedono il coinvolgimento di associazioni del terzo settore, organizzazioni di volontariato, genitori, associazioni sportive, enti locali, università… con l’intento di proporre agli studenti occasioni di socialità, formazione, svago, sensibilizzazione, ecc.
Secondo la ricognizione fatta dal sito Orizzonte Scuola, in totale le risorse stanziate potranno consentire il coinvolgimento di un numero di studenti che varia tra 800mila a 1,3milioni, con un totale di 1.714 milioni di ore di attività.
L’obiettivo generale delle varie iniziative è quello di favorire l’aggregazione, anche tra ragazzi che non frequentano la stessa scuola o classe, l’inclusione, la formazione e la socialità.
Per i docenti è prevista la possibilità di partecipare alle attività su base volontaria, a fronte comunque di una possibile retribuzione a seconda delle risorse disponibili.
L’organizzazione pratica del “Piano Estate” è di competenze di ciascuna scuola, che in autonomia potrà valutare eventuali collaborazioni con enti e associazioni, ma anche tra le stesse scuole che possono decidere di unire le forze e strutturare un’offerta unica e più articolata. In alternativa, le scuole possono limitarsi a fornire i propri locali, delegando, in parte o in toto, la gestione delle attività ad altri enti, associazioni o differenti soggetti del territorio.