Scuola. Le nuove indicazioni nazionali diventano ufficiali

Latino alle medie, più grammatica e programmi rinnovati: il testo definitivo in vigore dal 2026/27

Con la pubblicazione del testo definitivo delle nuove Indicazioni nazionali per l’infanzia e il primo ciclo (che erano state annunciate già a inzio dell’anno), si apre una fase di profondo rinnovamento per la scuola italiana. Il documento entrerà in vigore dall’anno scolastico 2026/2027, sostituendo le Indicazioni del 2012. Il ministro dell’Istruzione ha parlato di un vero cambio di passo, richiamando la “centralità della storia occidentale”, la valorizzazione dell’identità nazionale e la riscoperta dei classici.

Le novità

Tra le novità più rilevanti figura l’introduzione dello studio del latino nella scuola secondaria di primo grado: sarà facoltativo, affidato al docente di italiano abilitato per la disciplina e previsto con un’ora aggiuntiva pomeridiana in seconda e terza media. Il programma comprenderà l’alfabeto, i casi, le prime due declinazioni, indicativo, imperativo e uso del dizionario.
Grande attenzione è riservata alla grammatica e alla calligrafia, potenziate sin dalla primaria per superare quelli che il Ministero definisce “eccessi di spontaneismo”. Tornano il memorizzare poesie e il riassunto, strumenti ritenuti essenziali per consolidare le competenze linguistiche.
Sul piano disciplinare, la storia viene riorganizzata attorno allo studio dell’Occidente, per evitare un approccio enciclopedico e favorire la comprensione delle radici della civiltà europea e dei rapporti con il mondo. Anche matematica e scienze saranno rinnovate nei contenuti e nelle metodologie, con un approccio più agganciato al reale e attenzione a inclusionecompetenze digitali e cittadinanza. Il ministro ha sottolineato che il lavoro, definito “poderoso”, nasce dall’ascolto della comunità scolastica e mette al centro la cultura del rispetto e della lotta a ogni discriminazione.