Se avessi la fede di un bambino abbandonato!

rosario

Come possono i bambini, dopo un’atroce ed oscura esperienza di abbandono, dopo una estenuante alternanza di aspettative e di delusioni, di appelli e smentite, di incontri e separazioni, aprirsi alla speranza contro ogni speranza, fidandosi ed affidandosi con rinnovata fiducia ad una “nuova” relazione filiale, disponibili a ricevere in dono l’amore dei propri genitori? È questa la chiave di interpretazione del messaggio di Gesù che invita ad assumere a modello i bambini a cui “appartiene il regno di Dio”.

Ogni primo sabato del mese, secondo una tradizione ormai consolidata, le famiglie adottive e affidatarie della Comunità “la Pietra Scartata” rivolgono un invito a tutte le famiglie accoglienti e a quelle che si apprestano a diventare tali, a recitare il santo Rosario per i bambini abbandonati.

La meditazione di questo mese che accompagna la lettura del brano del Vangelo è curata da Lucia e Luigi D’Antonio della comunità di Cava de’ Tirreni (Salerno).

  • Dal Vangelo secondo Marco 10,13-16

In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, ponendo le mani su di loro.

 

COMMENTO

Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano”

I discepoli tentano di impedire ai bambini l’incontro con “l’Accogliente”. Quante volte gli uomini nell’esercizio delle funzioni si contrappongono alle varie forme di accoglienza. L’esperienza, la cronaca ci propongono quotidianamente episodi in cui l’uomo, le istituzioni, la burocrazia ostacolano, spesso senza apparente ragione o con motivazioni fatue, l’incontro che apre alla vita. Come non pensare, ad esempio, alla recente esperienza della R.D. del Congo. Per alcuni bambini, dopo un’attesa lunga tanti anni, la felicità di un incontro, incomprensibili difficoltà “burocratiche”, l’esperienza con coraggiosi genitori in resistenza all’estremo, la sospensione della relazione, ma … fino a quando? E tu piccolo ancora hai un flebile segno di speranza!

 

Gesù al vedere ciò si indignò …”

Noi tutti, quante volte usciamo dai nostri castelli di sicurezze precostituite e ci “indigniamo” a sentire ciò? Quante volte, nel più assoluto e correo disinteresse non leviamo la nostra voce contro queste ingiustizie in favore di chi non può urlare il proprio desiderio di papà e di mamma? Quanto male ti hanno fatto! Quanto male ti abbiamo fatto anche noi, colpevoli di tanta indifferenza. Ma Gesù ci parla direttamente, anzi ci ammonisce, e noi …

 

Lasciate che i bambini realizzino l’incontro con “l’Amore” e non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio”

Cosa vuol dirci Gesù con questo messaggio inequivoco?Cosa vuol dire assumere a modello i bambini a cui “appartiene il Regno di Dio”? Eppure l’esperienza ci offre una chiave di interpretazione: come possono i bambini, dopo un’atroce ed oscura esperienza di abbandono, dopo una estenuante alternanza di aspettative e di delusioni, di appelli e smentite, di incontri e separazioni, aprirsi alla speranza contro ogni speranza, fidandosi ed affidandosi con rinnovata fiducia ad una “nuova” relazione filiale, disponibili a ricevere in dono l’amore dei propri genitori. Sono loro ad indicarci la strada. Dal loro esempio di naturale e determinata predisposizione all’accoglienza, noi dovremmo aprirci al dono della vita, aprirci a Dio e far in modo che il Suo Amore ci avvolga a tal punto da farci superare, nel totale affidamento, le nostre debolezze, i nostri dubbi nell’accoglienza dell’Altro!

 

Preghiamo:

Nel 1° mistero Preghiamo Gesù perché illumini le menti e i cuori di coloro che possono decidere le sorti dei bambini senza famiglia: dona loro la Tua Sapienza e la Tua Giustizia affinché essi concedano presto la gioia di aprire le braccia ai futuri genitori per accogliere i bambini come hai fatto Tu.

Nel 2° mistero  Preghiamo per tutti i genitori in attesa perché sappiano superare con totale affidamento ogni tipo di difficoltà sorta nel meraviglioso percorso che li porterà all’abbraccio con il bambino che loro, sin dal primo istante, hanno accolto come un prezioso dono di Dio Padre;

Nel 3° mistero  Preghiamo per tutti i bambini abbandonati, affinché non si sentano mai soli e riescano ad avvertire il calore e la dolcezza dell’abbraccio e della benedizione di Gesù che con il Suo amore non li abbandonerà mai.

Nel 4° mistero Preghiamo affinché la capacità di affidamento, la semplicità e la determinazione dei bambini sia segno di insegnamento e di illuminazione per noi adulti per entrare a far parte del Regno di Dio.

Nel 5° mistero Preghiamo per tutte le coppie sterili e non perché accolgano il dono dell’adozione inteso come vocazione e risposta alla piaga dell’infanzia abbandonata.