Spagna: scoperto traffico di documenti falsi per le adozioni in Russia

In Spagna è stato sventato un traffico di documenti falsi per le famiglie disposte ad adottare bambini russi. Ne dà notizia la “Gazzetta della Federazione Russa” in un articolo pubblicato lo scorso 23 ottobre.

Lo scandalo dei documenti falsi è venuto alla luce ad inizio ottobre, quando una famiglia andalusa ha ricevuto il permesso dall’organo di competenza per le adozioni per andare in Federazione Russa e adottare una coppia di fratelli. Con tutti i documenti pronti, la coppia è partita alla volta di Mosca. Qualcosa non ha funzionato: il permesso di uscita dai confini russi dei fratelli e l’ingresso in Spagna é stato negato in quanto il Consolato spagnolo a Mosca si è subito reso conto che i documenti erano falsi.

Tornati in Andalusia, tristi ed amareggiati, gli aspiranti genitori adottivi hanno denunciato l’organo regionale.

Le autorità andaluse fanno sapere che una consistente parte di bambini provenienti dalla Federazione Russa sono stati adottati attraverso il servizio federale EKAI, con il controllo degli organi centrali del Ministero degli Interni. Alla luce di questa vicenda, le verifiche dei documenti per le adozioni in Federazione Russa saranno sottoposte a un controllo ancora più serrato.

Altre due regioni in cui sono numerose le adozioni di bambini russi, Arjoke e Asturia, saranno coinvolte nelle indagini per la verifica dei documenti rilasciati alle aspiranti famiglie adottive.