Sri Lanka: denuncia dei bambini-soldato e vittime in scontri

(Colombo) L’Unicef ha espresso “grave preoccupazione” per la condizione dei bambini in Sri Lanka proprio mentre inizia una nuova fase del conflitto: “un numero crescente di bambini viene reclutato dall’esercito ribelle delle Tigri Tamil e aumentano i bambini uccisi o feriti negli scontri”. Secondo Philippe Duamelle, rappresentante dell’agenzia Onu in Sri Lanka, “l’Esercito di liberazione della patria Tamil (Ltte) ha intensificato il reclutamento forzato di civili e i bambini di 14 anni ora sono divenuti l’obiettivo”.

Questi ragazzi, ha sottolineato, “si trovano ad affrontare un pericolo immediato e le loro vite sono a grande rischio. Il loro reclutamento e’ intollerabile”. Dal 2003 alla fine del 2008, l’Unicef ha registrato piu’ di 6000 casi di bambini reclutati dalle milizie Tamil. “I bambini soldato subiscono abusi fisici, eventi traumatici e affrontano la morte. Invece della speranza, la paura segna la loro infanzia”, ha denunciato Duamelle.

L’Unicef e’ anche “molto preoccupato” per l’elevato numero di bambini feriti negli scontri nella zona di Vanni, a nord dell’ex Ceylon. “Un gran numero di bambini feriti e’ stato trasferito nell’ultima settimana”, ha riferito il rappresentante Unicef, “i bambini sono vittime di questo conflitto e sono uccisi, feriti, reclutati, separati dalle famiglie”. Per l’Unicef e’ fondamentale che le migliaia di civili ancora presenti a Vanni possano uscire e raggiungere una zona sicura dove essere urgentemente assistiti.

(fonte: AGI)