Superbonus. Stop a cessione del credito e sconto in fattura. Ora che succede?

Il Governo ha dato il via libera al decreto che mette un freno ai bonus edilizi: fine dello sconto in fattura e della cessione del credito.

È stato approvato dal Consiglio dei ministri il decreto legislativo sulla cessione dei crediti d’imposta relativi agli incentivi fiscali. Da ora in poi non si potrà più utilizzare l’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito al posto della detrazione. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto, poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Il contenuto del nuovo decreto legislativo

All’interno del nuovo decreto del governo Meloni sul Superbonus ci sono due articoli. Il primo riguarda lo stop totale allo sconto in fattura e cessione del credito, il ché significa che gli interventi edilizi, d’ora in poi, potranno avere soltanto la detrazione d’imposta. Le banche già non hanno più spazio fiscale per comprare nuovi crediti e adesso, con il nuovo decreto, anche le pubbliche amministrazioni non potranno più acquistare crediti derivanti dai bonus edilizi. L’altro punto cardine del nuovo decreto, invece, riguarda la responsabilità solidale dei cessionari e introduce una nuova disciplina per l’esonero di chi acquisisce crediti da bonus edilizi. Il che implica che gli acquirenti debbano necessariamente possedere una precisa documentazione, elencata all’interno del decreto.

Le preoccupazioni per lo stop al Superbonus

A margine del nuovo decreto legislativo, non mancano le preoccupazioni. Secondo Marco Granelli, presidente di Confartigianato, sarebbero a rischio circa 47mila posti di lavoro: “Da tempo sosteniamo la necessità di ridiscutere il sistema degli incentivi. Ma ora non si possono lasciare imprese e famiglie in mezzo al guado e la soluzione contenuta nel decreto-legge appena varato non appare efficace. Confidiamo che il tavolo di confronto annunciato per lunedì non sia soltanto occasione per una presa d’atto, ma la sede permanente di una riflessione che deve portare tutte le parti coinvolte a cercare soluzioni equilibrate”, ha dichiarato Granelli.

Alle critiche il Governo ha risposto che si trattava di una decisione “necessaria”, viste che le richieste da gestire sono arrivate ormai a un valore di 110 miliardi, ma, ha assicurato il viceministro per l’Economia e le Finanze Maurizio Leo al Sole 24 Ore: “Siamo pronti a trovare soluzioni”.

La nuova stretta sul Superbonus graverà soprattutto sulle famiglie a basso reddito che, purtroppo, non potranno portare in detrazione le spese effettuate per l’eventuale ristrutturazione.