La decisione di negare l’adozione in base all’età degli aspiranti genitori adottivi non costituisce una forma di discriminazione e quindi non viola la Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo. Lo ha stabilito la Corte europea di Strasburgo, che ha respinto il ricorso di Ariane Schwizgebel, una donna single che in Svizzera aveva già adottato una bambina e aveva fatto richiesta per adottare un secondo figlio. Si legge su ANSA.

Dopo aver presentato la domanda di adozione diverse volte, in due diversi cantoni, la donna é ricorsa alla Corte di Strasburgo per il rifiuto all’autorizzazione ricevuto dalle autorità della Svizzera. Tra le motivazioni addotte, anche la differenza di età tra Ariane Schwizgebel e il bambino da adottare.

Nel valutare tutta la documentazione a loro disposizione, i giudici di Strasburgo sono arrivati alla conclusione che le autorità svizzere non hanno discriminato la signora Schwizgebel, anche perché hanno “ben argomentato tutte le ragioni a sostegno della loro posizione”.  Inoltre la Corte ha sottolineato che in questa materia gli Stati godono di “maggiore discrezionalita’ dato che non esiste in Europa uno standard condiviso, né sulla possibilità per i single di adottare, né sulla differenza d’età che deve intercorrere tra il richiedente e l’adottato.”