Tirana: positivi i risultati della conferenza sulle strutture residenziali in Albania

Alla presenza di 160 persone, tra cui i rappresentanti delle istituzioni nazionali e internazionali, si è svolta oggi a Tirana la conferenza promossa da Amici dei Bambini “Servizio residenziale per i bambini in Albania”.

La conferenza è stata organizzata a conclusione del progetto finanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano sulla situazione dei minori accolti nelle strutture residenziali private. L’iniziativa ha permesso, dopo due anni di attività, di portare a termine l’analisi di ben 675 dossiers di minori che vivono in “istituti fantasma”, ovvero strutture non registrate e riconosciute dallo Stato. Grazie al progetto è stato così possibile ricostruire la storia di questi bambini e gettare le basi per una futura accoglienza in famiglia.

Numerosi i relatori intervenuti nel corso della sessione mattutina: la Responsabile del Comitato albanese per le adozioni Adriana Teuta, il Direttore dei servizi sociali statali Gezim Tushi, la sociologa romena Adriana Baban, il Presidente dell’Associazione per gli Orfani albanesi Kadri Alia.

Particolare interesse ha suscitato l’intervento della sociologa Baban con i risultati di una ricerca sulle condizione dei minori in istituto: sarebbero a rischio di depressione gli adolescenti che hanno trascorso l’infanzia tra un istituto e l’altro, tant’é che un campione significativo di ragazzi tra gli 11 e 15 anni pensa al suicidio.

Inoltre Gezim Tushi ha evidenziato che al Ministero degli Affari Sociali è in cantiere una modifica di legge affinché la custodia temporanea del bambino sia data subito ai direttori degli istituti per far sì che siano responsabilizzati genitori e aprire il processo di destituzione della patria potestà del minore.

Nel pomeriggio i lavori si concludono con un dibattito che intende aprire nuove prospettive sulle misure di accoglienza dei minori, tra cui il rilancio dell’affidamento familiare, strumento ancora poco diffuso in Albania.