Ucraina: 200 nuove comunità educative entro il 2014. La speranza è di chiudere gli istituti

ucraina 200 comunità educativeMigliora, almeno in prospettiva, l’attenzione ai diritti dell’infanzia in Ucraina. Il governo ha deciso che entro il 1 gennaio 2014, saranno costruite 200 comunità educative per migliorare il sistema di tutela dei bambini abbandonati e farli uscire dai freddi istituti di “stampo staliniano”.

Ogni bambino abbandonato ha il diritto di vivere in un’ambiente familiare, in una casa accogliente, circondato da affetto e calore. Solo in questo modo potrà sviluppare le sue capacità e crescere serenamente, ricevendo gli stimoli giusti per diventare grande.

Chiudere gli istituti e aprire, al loro posto, delle comunità educative è di vitale importanza per il futuro dei minori abbandonati. È chiaro che le prospettive cambiano radicalmente a seconda del tipo di struttura in cui vengono inseriti.

Nelle comunità educative, ai bambini è garantita un’accoglienza temporanea di massimo 9 mesi, trascorsi i quali la struttura deve impegnarsi a “riabilitarli” trovando loro una famiglia affidataria o adottiva.

In istituto, invece, moltissimi minori finiscono per passare tutta la loro vita, fino ai 18 anni, da soli, senza poter creare alcun legame con figure affettive, essendo accuditi solo da personale pagato. Al compimento della maggior età, diventano dei care leavers, e sono lasciati al loro destino senza alcun supporto, con il rischio fortissimo che vengano coinvolti in giri di criminalità o di prostituzione. Il fine ultimo degli istituti, infatti, non è quello di trovare una sistemazione familiare ai bambini, bensì quello di educarli e dar loro alloggio.

La creazione di 200 comunità educative è l’ambizioso traguardo che ha deciso di raggiungere la ministra ucraina Natalie Korolevska, che sembra essere fiduciosa e ottimista sulla realizzazione di questo progetto: “Credo che questo programma sia fattibile. È il compito che ci ha assegnato il nostro Presidente della Repubblica, Victor Janukovic”.

Korolevska ha citato come buona prassi la regione di Kiev, dove ci sono già 21 comunità educative. “Grazie al loro lavoro, la prevenzione dell’abbandono dei bambini ha raggiunto un buon livello. Solo 1 bambino su 600 va in istituto. Gli altri trovano accoglienza nelle comunità educative”, ha specificato.

Fra le comunità educative, uno dei progetti di maggiore successo è il centro di assistenza sociale per bambini e famiglie “Raggio di Speranza”, nel villaggio Makarov (nella regione di Kiev), dove il Presidente è andato personalmente in visita.

“Può essere definito un successo non solo il lavoro delle comunità educative, ma anche l’intera gamma di servizi sociali orientati alla famiglia. Il nostro fine ultimo è quello di abbandonare completamente l’approccio residenziale per l’educazione degli orfani e dei bambini privi di cure parentali negli istituti e adottare l’esperienza delle comunità per riformare il sistema di educazione degli orfani in tutto il Paese”, ha concluso Natalia Korolevska.

Ci auguriamo di poter presto scrivere un nuovo articolo per dare la notizia che in Ucraina hanno chiuso tutti gli istituti!

 

 

Fonte: mlsp.gov.ua