Ucraina: numero uno nell’Europa dell’est per il miglioramento delle condizioni dei bambini

Ucraina“Grazie alle azioni del Governo in materia di prevenzione dell’abbandono infantile, in questi anni siamo riusciti a ridurre di quattro volte la mortalità tra i ragazzi degli istituti, diminuire di due volte la quantità dei bambini che vengono trasferiti da un istituto all’altro e aumentare del 17% il numero di minori reinseriti nelle loro famiglie biologiche dopo essere stati, per un certo periodo, nei centri di accoglienza”, ha dichiarato la Ministra ucraina della Salute, Raissa Bogatyriova. “Un altro dato rilevante e molto positivo è che il numero dei bambini rifiutati alla nascita nei centri ostetrici è diminuito di 3 volte: dai 1549 neonati abbandonati nel 2004, ai 566 bambini rifiutati nel 2012”.

La Ministra ha fatto il punto sulla situazione dei minori abbandonati in Ucraina e sui ragazzini che vivono negli istituti, tracciando un bilancio positivo sul lavoro svolto dal Governo in questi ultimi anni.

Nel corso di una conference call dal titolo “Chiedi al Ministro!”, pensata per parlare direttamente con gli operatori degli ospedali pediatrici di tutte le regioni del Paese, ha comunicato che questi dati hanno contribuito a un importante riconoscimento per l’Ucraina: la “best practice” fra i 25 paesi dell’Europa Centrale e dell’Est per il miglioramento delle condizioni di vita dei bambini abbandonati e degli orfani.

La Bogatyriova ha sottolineato quanto sia importante la sinergia fra il suo Ministero e quello delle Politiche Sociali per garantire il miglioramento della qualità di vita dei bambini, incanalate nella Strategia del superamento dell’abbandono minorile, messa in atto nel 2012.

L’obiettivo da raggiungere è quello di garantire ai minori il diritto di vivere in famiglia, o almeno nel miglior ambiente possibile. “Se non è possibile evitare l’inserimento dei bambini negli istituti e diminuire subito le strutture di accoglienza, occorre comunque offrire ai minori l’opportunità di crescere ed essere educati in istituti-modello, in conformità ai più alti standard europei”, ha concluso la Bogatyriova

Fonte: Kmu