Un disegno di salvezza che travalica la nostra sterilità

san tommasoSecondo una tradizione consolidata, le famiglie adottive e affidatarie della comunità La Pietra Scartata si ritrovano il primo sabato del mese a recitare insieme il Santo Rosario per i bambini abbandonati di tutto il mondo. Per il mese di aprile, il commento e la preghiera che accompagnano il brano del Vangelo di Giovanni sono a cura dei coniugi Donatella e Adalberto Pacillo della comunità La Pietra Scartata della Campania.

Traendo spunto dall’episodio in cui l’apostolo Tommaso dice di non credere che i suoi compagni abbiamo visto effettivamente Gesù dopo la Resurrezione a meno che non fosse stato lui stesso a vederlo, scaturisce una riflessione sulle esperienze adottive. In molte di queste, dicono i coniugi Pacillo, “caratterizzate inizialmente dalla scoperta della propria sterilità vissuta come un tradimento dei propri sogni e delle proprie attese, è possibile osservare come attraverso un percorso doloroso può aprirsi uno scenario di grande ed autentica bellezza”.

 

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,24-31)

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

 

 

COMMENTO

Quando tutto sembra tramarci contro ed avvertiamo come ostile il mondo intorno a noi, quando sentiamo vacillare le nostre certezze e vediamo evaporarsi i nostri sogni, sebbene disorientati e scoraggiati, possiamo avvertire – se ci disponiamo a coglierla – la presenza rassicurante di Gesù che non ci abbandona ma ci aiuta a trovare il senso da dare alla nostra vita ed alle nostre difficoltà.

Allora scopriremo come il nostro disperante sconforto può essere vinto aderendo alla proposta inattesa del Cristo Risorto che c’invita ad essere testimoni della sua missione redentiva e protagonisti gioiosi nella costruzione del Regno del Padre.

Gusteremo così la bellezza di una vita vissuta oltre i confini del nostro egoismo, nella dedizione ai nostri fratelli più fragili e bisognosi di aiuto, nella testimonianza dell’amore, della pace e della giustizia.

Anche in molte esperienze adottive – caratterizzate inizialmente dalla scoperta della propria sterilità vissuta come un tradimento dei propri sogni e delle proprie attese – è possibile osservare come attraverso un percorso doloroso può aprirsi uno scenario di grande ed autentica bellezza che va dall’incontro con il proprio figlio alla sempre crescente consapevolezza di essere stati chiamati – passando attraverso la propria iniziale sofferenza – a partecipare ad un disegno di salvezza che travalica le nostre esistenze e le nostre volontà.

 

 

 

Preghiamo

 

Nel 1° mistero

Preghiamo per tutti i bambini al seguito delle masse di migranti che fuggono dai disastri provocati dagli uomini perché possano trovare accoglienza con i propri genitori in luoghi sicuri dove crescere e preservare la propria fanciullezza.

 

Nel 2° mistero

Preghiamo perché si ponga fine alle pratiche disumane di fecondazione non naturale e di contraccezione che, per puro egoismo, impediscono a nuove vite già in germoglio di crescere e fiorire.

 

Nel 3° mistero

Preghiamo perché i tanti bambini resi anonimi e dimenticati dall’abbandono possano nascere a nuova vita accolti all’interno di una famiglia dove poter esercitare il  proprio diritto ad avere una mamma ed un papà.

 

Nel 4° mistero

Preghiamo perché non vi siano più bambini innocenti ed ignari utilizzati senza scrupoli per azioni delittuose ed in operazioni di guerra.

 

Nel 5° mistero

Preghiamo per tutte le mamme disperate che si accingono ad abbandonare un proprio figlio, perché – anche nel buio di una condizione apparentemente senza prospettive – possano percepire la presenza provvidenziale di Dio che non ci lascia mai soli ma ci aiuta sempre a superare le nostre difficoltà.