Famiglie senza figli. In crisi anche l’adozione

famiglia_crisiLa natalità in Italia é in grave crisi, “da allarme rosso” come emerge nel rapporto pubblicato dal Centro Studi per la Famiglia realizzato su un campione di 4mila famiglie. In picchiata il numero delle nascite negli ultimi anni tanto che il 53,4% delle coppie in Italia nel 2009 non aveva neppure un figlio. Molteplici le cause: le difficoltà economiche acuite dalla crisi, il senso di incertezza per il futuro, ma anche la mancanza di tempo.

Anche i dati che stanno arrivando dai Tribunali per i Minorenni sono preoccupanti: si è registrato infatti un calo del 30% delle domande di idoneità per i genitori adottivi rispetto al 2006.

Aldilà delle coppie che scelgono di non mettere al mondo un bambino ci sono anche quelle che vivono con sofferenza la mancanza di figli. Circa in un caso su quattro, infatti, uno dei due coniugi è sterile, l’assenza di un figlio non è dettata da una scelta ma dall’impossibilità di avere un bambino.

Il desiderio di una coppia di diventare genitore, però, si scontra con ostacoli ben più complessi della sterilità. Sono numerose le difficoltà, per citare il caso delle aspiranti coppie adottive, che devono affrontare i coniugi interessati ad adottare un bambino. Per l’adozione nazionale iter e tempi sono lunghi a causa della farraginosità burocratica; un’assurdità se si considera che ai 30mila minori fuori famiglia presenti in Italia se ne aggiungono ogni anno circa mille.

Situazione altrettanto critica quella dell’adozione internazionale. Una coppia che intende adottare un bambino straniero deve mettere in conto una spesa che può oscillare da 7mila fino a 25mila euro per coprire tutti i costi legati all’iter adottivo. Il discorso economico è solo uno dei tanti aspetti che ostacolano l’adozione internazionale. E’ radicato l’atteggiamento di sfiducia nei confronti dell’adozione tanto dei Paesi di origine quanto di organismi sovranazionali come Unicef, che osteggiano l’adozione internazionale in virtù di un non definito “principio di appartenenza del bambino al suo Paese”.

A fronte di questa realtà oggi servirebbe una nuova strategia politica per incentivare l’adozione, non per impedirla. Numerosi i fronti su cui si dovrebbe intervenire per promuoverla: garantire la gratuità dell’adozione internazionale, combattere la corruzione che dilaga in alcuni Paesi di origine, ridurre e migliorare il funzionamento degli enti autorizzati, migliorare l’accompagnamento della coppia tanto nella fase pre che in quella post-adottiva.

Solo in questo modo si potrà realmente sostenere le coppie nel fare e essere famiglia.