Un’adozione a distanza per tutta la classe di Brayan

Sono diverse le scuole che scelgono di aderire al progetto di Adozione a Distanza di Ai.Bi. Come ha fatto la classe di Brayan, che per festeggiare i suoi 11 anni ha chiesto come regalo ai compagni una donazione in favore dei bambini che più hanno bisogno

Ogni volta che incontra qualche artista di strada o qualcuno che dimostra di trovarsi in necessità, Brayan tira la borsetta della mamma e chiede che vengano donati alcuni spiccioli.
“È sempre stato così, da quando è arrivato con noi dalla Colombia – dice la mamma – e a volte, devo dire, insiste con me e mio marito perché si doni di più!”

La scelta di solidarietà di Brayan: “Perché so cosa vuol dire vivere in istituto”

Partendo da questi presupposti, è stato quasi “naturale” per questo bambino, arrivato nella sua attuale famiglia da un paesino vicino a Bogotà, grazie a un’adozione seguita da Ai.Bi., chiedere ai compagni di classe una donazione come regalo per festeggiare il suo undicesimo compleanno.
A raccontarlo sembra un gesto eccezionale (e per certi versi lo è!), ma Brayan lo spiega con un candore disarmante: “So cosa significa, ci sono passato. So cosa vuole dire vivere in istituto. Non è tanto semplice…”.
Passare da queste parole ai fatti, invece, è stato piuttosto semplice: la mamma di Brayan ha proposto, nella chat di classe, di raccogliere donazioni da destinare ad Ai.Bi. per i bambini negli orfanotrofi, e la generosa risposta non si è fatta attendere.
“Non se lo aspettava nessuno!”, dice ridendo Brayan, felicissimo di aver ricevuto la sua pergamena (che Ai.Bi. manda per chi sceglie di fare degli “auguri speciali” per il compleanno o le varie ricorrenze della vita). “L’ho incorniciata e la tengo in camera. È stato proprio un bel compleanno: mi sono divertito con i miei compagni, abbiamo fatto una festa e una merenda in un locale”.

L’Adozione a Distanza da parte delle scuole

L’iniziativa di Brayan non è la sola arrivata dalle scuole: sono diverse le classi (o gli Istituti) che nel corso del tempo hanno deciso di aderire al progetto “Adotta a distanza i bambini di un orfanotrofio” di Ai.Bi. A volte, come appena raccontato, l’iniziativa parte direttamente da un bambino della classe, altre sono invece i maestri e le maestre a proporla agli alunni e le loro famiglie. Il risultato, però, è sempre lo stesso: un grande gesto di solidarietà e di partecipazione che fa felici tutti, tanto i bambini che ricevono il sostegno, quando quelli che lo mandano.
Ne è una prova la bellissima letterina scritta da una classe di Pisticci (MT) che ha aderito all’adozione a distanza dei bambini degli orfanotrofi in Ghana: “Grazie per la foto che ci avete mandato – hanno scritto – e per le spiegazioni sul centro, sulle attività che svolgono i bambini, sui loro desideri. È stato bello ascoltare il racconto e la descrizione della felicità che provano quando sono accolti dalle famiglie. Vogliamo già tanto bene a questi bimbi”!

Chiunque può aderire al progetto di Ai.Bi. “Adotta a distanza i bambini di un orfanotrofio”, attivo in sette Paesi del mondo e anche in Italia.