Unioni civili. Papa Francesco: “Un vero Stato laico sa accettare le critiche: sì all’obiezione di coscienza per sindaci e funzionari comunali”

angelus papa francescoLa vera laicità è quella di uno Stato che sappia accettare le critiche e lasci la libertà di dissentire su questioni etiche. Questo il senso delle parole di Papa Francesco che si dice favorevole all’obiezione di coscienza da parte di quei sindaci e funzionari comunali che non vorranno celebrare le unioni civili.

A pochi giorni dall’approvazione definitiva della legge Cirinnà, avvenuta l’11 maggio, il Pontefice interviene sul tema nel corso di un’intervista rilasciata al settimanale francese “La Croix”. “Lo Stato deve rispettare le coscienze e anche le critiche”, ha detto il Papa, che ha poi spiegato così la sua posizione: “E’ nel Parlamento che bisogna discutere, argomentare, spiegare. Questo è ciò che fa crescere una società. Una volta che la legge è stata votata, lo Stato deve rispettare le coscienze.

Da qui l’invito di Bergoglio, rivolto a tutti i cattolici che vivono “in un quadro laico”, a “difendere le loro preoccupazioni” su temi quali “l’eutanasia o il matrimonio tra persone dello stesso sesso”.  In ogni struttura giuridica, quindi, per il Papa, deve essere concessa la possibilità di esercitare l’obiezione di coscienza, non prevista però dalla legge Cirinnà. “Perché è un diritto umano – ha detto Francesco – anche per il funzionario del governo, che è una persona umana. Lo Stato deve rispettare le critiche: è questa una vera laicità.

Hanno raccolto numerosi consensi, nel frattempo, le dichiarazioni del presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Angelo Bagnasco, per il quale la legge sulle unioni civili “sancisce di fatto una equiparazione al matrimonio” e apre la strada all’utero in affitto, “colpo finale alla famiglia”. Al suo fianco si sono schierati esponenti di varie parti politiche. “Questa legge equipara sostanzialmente unioni e matrimonio e di lì all’utero in affitto la strada è tracciata”, ha detto Quagliariello di Idea. Di “numerosi profili di incostituzionalità” contenuti nella legge parla Pagano, ex deputato di Area Popolare. Piena condivisione delle parole di Bagnasco anche da parte di Calderoli (Lega), per cui “si è dedicato troppo tempo e troppe energie alle unioni civili, trascurando i veri problemi del Paese”. Al fianco del presidente della Cei anche Toti di Forza Italia che ricorda l’urgenza di “una manovra finanziaria coraggiosa che dia finalmente equità alle famiglie con figli a carico”.

 

Fonti: Il Giornale, Corriere della Sera