USA: Adozioni “consensuali” contro l’aborto. Il 78% dice sì.

Il tema delle adozioni consensuali dagli Stati Uniti ha aperto un ampio dibattito.  A tal proposito abbiamo voluto proporre un sondaggio tra i visitatori del nostro sito ed i risultati, ad oggi, non lasciano spazio a molti dubbi.

Alla domanda: “Secondo te è giusto promuovere l’adozione “consensuale” in USA come strumento per evitare l’aborto?” il 78% dei votanti ha risposto sì.

Queste adozioni sono dunque viste come una grossa opportunità per contrastare gli aborti e gli abbandoni: la possibilità per una madre, anche molto giovane, di poter scegliere la famiglia che crescerà il suo bambino, può evitare la dolorosa decisione di abortire o di abbandonare.

Ad oggi Ai.Bi. è l’unico ente autorizzato ad accompagnare le coppie verso gli USA, Paese che ha da poco ratificato la Convenzione de L’Aja del 1993 dotandosi delle garanzie di controllo dell’autorità centrale e degli enti autorizzati.

L’adozione “consensuale” viene gestita dalle agenzie private autorizzate che forniscono l’insieme dei servizi volti all’adozione, inclusa la preparazione delle coppie e il disbrigo di ogni pratica relativa al procedimento, sotto la stretta sorveglianza del tribunale americano.

Queste agenzie sono state autorizzate dal Governo degli USA a proporre alle coppie straniere la possibilità di adottare minori sia dal “foster care” (case famiglia o istituti) che al momento della nascita, nel caso di minori dati in adozione con il consenso della madre.

Durante la gravidanza, e quindi l’attesa di un bambino, i genitori biologici scelgono la coppia adottiva attraverso vari canali fra cui i dossier delle agenzie per le adozioni. Si tratta di una procedura conforme alla Convenzione de L’Aja perché rispettosa del principio di sussidiarietà, poiché è la madre biologica a scegliere a chi affidare il proprio figlio all’interno di una “rosa” di candidati genitori adottivi, tra statunitensi e stranieri. Questa scelta, che viene “controllata” dalle agenzie autorizzate e dal giudice nel Tribunale competente, corrisponde al “best interest” (superiore interesse) del nascituro perché gli garantisce la crescita non solo in una famiglia stabile ma anche nella migliore famiglia possibile.

E’ importante ricordare anche che la procedura tutela le madri in difficoltà perché il consenso per l’adozione del minore viene prestato dopo la nascita del minore e non prima. Inoltre la madre naturale ha un periodo (nello Stato di New York di 30 giorni) per revocare il proprio consenso e ogni accordo precedente non ha valore se non confermato in seguito alla nascita dinanzi al giudice.