USA: la marcia delle carrozzine vuote contro la crisi delle adozioni internazionali

sfilata-passeggini-vuoti-contro-lo-smogI dati parlano chiaro: negli Stati Uniti nel 2012 sono stati adottati 8.668 minori contro i 9.320 del 2011. –7% che evidenzia il trend negativo che si sta verificando sul Paese e che continua da circa 7 anni.

Per cercare di far fronte a questo calo delle adozioni internazionali, si stanno avviando delle azioni di sensibilizzazione da parte della popolazione americana, preoccupata della crisi.

Una di queste è stata nominata la “marcia delle carrozzine vuote”.

Centinaia di carrozzine vuote, spinte per le strade di Washington da giovani coppie.

Un’immagine inusuale; dovrebbero portare in giro tanti piccoli bambini di ogni parte del mondo, bambine cinesi che invece languono negli orfanotrofi, bimbi africani buttati in strada come “sacchi di immondizia”.

Invece i passeggini che sfileranno davanti al Dipartimento di Stato nel mese di Aprile saranno vuoti;  è l’appello disperato che la popolazione lancia al Governo Americano, chiedendo una riforma urgente delle adozioni internazionali che, a causa dei costi proibitivi e delle lunghe attese, sono in crisi profonda.

Ci sono più di 160 milioni di orfani che aspettano una famiglia, ma a chi importa delle loro sofferenze? Il dolore dei bambini viene dopo le decisioni burocratiche e politiche degli Stati, dopo gli screzi tra i Paesi che usano i loro bimbi abbandonati come pedine.

Ad organizzare questa marcia è lo scrittore Craig Juntunen,  famoso regista che ha fondato un movimento chiamato International Adoption Movement e che sta lanciando nelle sale cinematografiche americane un documentario che miri a far luce sulla crisi delle adozioni internazionali.

Stuck è il nome del lungometraggio e verrà proiettato in una decina di città americane.

Narrato dall’attrice Mariska Hargatay, una delle protagoniste della serie televisiva Law and Order, Stuck mostra come stia diventando sempre più difficile adottare un bambino da un paese in via di sviluppo.

Capita raramente che negli USA, un documentario venga distribuito in tante sale cinematografiche, ma la bellezza delle immagini e del contenuto di Stuck hanno fatto sì che i  diritti fossero acquistati dalla prestigiosa casa cinematografica Samuel Goldwyn.

Juntunen lo definisce “una diversa storia d’amore”: quella tra una coppia che decide di adottare e pone la firma sui primi documenti, accettando di fare da madre e da padre ad un bimbo mai visto e che ha disperatamente bisogno di una famiglia, e il bambino stesso che cerca l’amore di due genitori.

Stuck uscirà nelle sale americane tra quattro settimane e Juntunen, organizzatore della marcia, si recherà in tutte le città dove verrà proiettato il documentario, per promuovere la sua lotta all’abbandono.

Juntunen sta scrivendo anche la sceneggiatura della sua storia di padre adottivo, intitolata “Family of Five” le cui riprese dovrebbero cominciare nel 2014.