Usa: nel 2010 adozioni in calo del 13%

Il numero di bambini stranieri adottati da famiglie americane nel 2010 è sceso del 13 per cento rispetto all’anno precedente, raggiungendo così il livello più basso dal 1995. Questo calo è stato causato in gran parte in seguito al blocco delle adozioni dal Guatemala a causa dei problemi di corruzione.

I dati complessivi per il 2010 rivelano che ci sono state 11.059 adozioni dall’estero, in calo rispetto alle 12.753 del 2009 e oltre il 50 per cento in meno rispetto al picco massimo di 22.884 del 2004.

L’ultima volta che ci sono state meno adozioni internazionali negli Stati Uniti è stato nel 1995, quando i bambini adottati erano 9.679.

Secondo i dati rilasciati dal Dipartimento di Stato per l’anno fiscale 2010, la Cina è rimasta il primo paese di origine dei bambini adottati da famiglie americane con 3.401 adozioni.

Al secondo posto l’Etiopia con a 2.513 bambini, seguita dalla Russia (1.082 bambini) e dalla Corea del Sud (863 bambini).

Il Guatemala che nel 2008 è stato il paese con il maggior numero di adozioni da parte di americani (4.123 bambini), negli ultimi anni ha risentito di un profondo calo delle adozioni:

nel 2009 sono stati 756 i bambini adottati, mentre nel 2010 solo 51.
Gli ultimi dati non comprendono i più di 1.100 bambini trasferiti in aereo da Haiti negli Stati Uniti dopo il terremoto del gennaio 2010. La maggior parte di questi bambini erano in preparazione all’adozione, ma le procedure non sono state completate entro la fine dell’anno fiscale.

 

Nel 2010 le adozioni dall’Etiopia sono aumentate rispetto al 2009 (200 bambini in più), ma le adozioni dalla Russia sono scese di circa 500.

Le organizzazioni che rappresentano le agenzie di adozione degli Stati Uniti hanno chiesto al governo americano di essere più attivo nel cercare di invertire il declino delle adozioni internazionali. Tuttavia, il Dipartimento di Stato dice che tali sforzi devono essere accompagnati da iniziative volte a fornire migliori opzioni per gli orfani nei paesi di origine, compreso il supporto per i genitori naturali e di affidamento.

“Non tutti i bambini sono idonei per l’adozione internazionale”, ha detto Susan Jacobs, consigliere speciale del Dipartimento di Stato sui problemi dei bambini.

“La prima cosa che dobbiamo fare è proteggere i bambini nei loro paesi.”