Veneto. Alle mamme sole Luca Zaia dà 700mila euro

zaiaIl Veneto stanzia 700mila euro per sostenere i genitori single con figli a carico, in difficoltà economica. La misura per prevenire casi di abbandono di minori, che poi finirebbero o in affido familiare o peggio in comunità educative. Ma c’è un limite. Il sostegno economico è destinato a cittadini residenti nella regione da almeno due anni. La delibera approvata dalla Giunta regionale passerà successivamente al vaglio della competente Commissione consiliare.

Intanto per la Lega Nord è un doppio successo: da un lato le risorse per genitori soli sono state aumentate di 200mila euro rispetto ai 500mila euro iniziali. Dall’altro si dà concretezza al principio “Prima i Veneti” che fissa per legge un paletto caro al partito di Bossi. E cioè che l’accesso ai fondi pubblici sia vincolato sì al reddito, alla presenza di figli non autosufficienti o in disagio psicofisico, ma anche al legame con il territorio. Un criterio che è stato inserito nel nuovo statuto del Veneto all’articolo 5 comma 6 approvato dalla Giunta regionale.  Ma guai a parlare di ghettizzazione. «Questa legge è stata condivisa da maggioranza e opposizione – sottolinea la consigliera leghista Arianna Lazzarini – ed è stata pensata per rispondere a specifiche esigenze, come l’affitto o l’accesso al credito, di genitori soli senza sostegni familiari e soprattutto per garantire una situazione di maggior tranquillità economica ai loro figli. Attraverso specifici protocolli di assistenza stipulati con gli Enti locali, saranno definite azioni per le famiglie monogenitoriali in difficoltà: nel concreto, la somma di 300mila euro costituirà il fondo per l’accesso al credito, mentre 400mila euro saranno destinati per il sostegno alle locazioni.

«I nuclei monogenitoriali in Veneto – ricorda Lazzarini- costituiscono l’11 per cento dei totale delle famiglie,e sono composti in prevalenza da madri sole con figli minori (87,6%), più spesso vedove (52,8%), separate (39,5%) o nubili (7,7%). Purtroppo queste situazioni sono spesso invisibili o nascoste».

Fonte: la Padania 07 08 2013 ( vedi allegato)