Vietnam: si potranno adottare solo minori special need

I giorni 10 e 11 dicembre 2012 si è svolta la quinta riunione del gruppo misto previsto dalla Convenzione bilaterale tra Italia e Vietnam e mirato al monitoraggio dell’attuazione della medesima Convenzione. La delegazione vietnamita in visita a Roma, presieduta dal Direttore dell’Autorità Centrale del Vietnam, Nguyen Van Binh, è stata altresì ricevuta dal Presidente della Commissione, il Ministro Andrea Riccardi. Agli incontri bilaterali hanno partecipato anche l’Ambasciatore del Vietnam in Italia e i rappresentanti degli enti accreditati nel Paese asiatico.

Le parti hanno esaminato lo stato attuale della collaborazione tra i due Paesi e le prospettive per il 2013. In particolare, il Dr. Binh ha segnalato che nel 2012 sono state realizzate, o sono in fase avanzata di definizione, 190 adozioni internazionali di bambini vietnamiti, di cui 149 con bisogni speciali.
37 adozioni sono state definitivamente portate a termine da famiglie italiane. Di queste 37 adozioni, 31 hanno riguardato bambini portatori di bisogni speciali (lista 2), per i quali la normativa ora in vigore prevede una procedura più veloce. Sono attualmente in corso di definizione altri 17 abbinamenti.
Complessivamente, l’Italia e la Francia hanno realizzato nel 2012 il maggior numero di adozioni di bambini vietnamiti, rispetto agli altri Paesi (Spagna, Canada, Danimarca, Svizzera), essendo stati gli enti di entrambi i Paesi autorizzati a depositare 43 dossier per la lista 1.

In considerazione del diminuito numero di bambini vietnamiti bisognosi di adozione (circa la metà di quanto rilevato in passato) e non rientranti nelle categorie dei bisogni speciali, al momento attuale presso l’Autorità vietnamita sono ancora pendenti circa 80 dossier per l’adozione di bambini senza bisogni speciali, depositati nel corso del 2012 dagli enti dei vari Paesi d’accoglienza e fino ad oggi senza abbinamento.
Per il 2013, l’Autorità vietnamita non intende consentire il deposito di nuovi dossier per l’adozione di bambini senza bisogni speciali, finché non saranno stati esauriti quelli pendenti: prevede dunque di invitare gli enti ad effettuare nuovi depositi non prima della metà del 2013 e, allo stato, ipotizza che agli enti italiani sarà richiesto il deposito di 50/60 nuovi dossier.

La quantificazione dei dossier richiesti a ciascun ente dipenderà da una valutazione, effettuata da un’apposita commissione presso l’Autorità Centrale vietnamita, centrata sull’efficacia dell’operato di ciascun organismo, in relazione alla sua capacità di trovare soluzioni adottive per i bambini con bisogni speciali, all’efficienza della sua organizzazione in Vietnam, alle sua conoscenza del sistema normativo locale, al suo impegno in attività di cooperazione.Sarà poi cura di ciascun ente individuare i dossier da depositare rispettando le proprie liste d’attesa.

La presentazione di famiglie disponibili per i bambini con bisogni speciali continuerà a non essere soggetta a limitazioni di numero.
Il Dr. Binh ha poi confermato che il calendario degli adempimenti post adottivi instaurato con la nuova legge (sei relazioni con cadenza semestrale, e dunque per la durata di tre anni dopo l’adozione) si applica anche alle adozioni realizzate prima dell’entrata in vigore della nuova normativa.
L’Autorità Centrale del Vietnam ha infine comunicato che non intende accreditare altri enti italiani, il cui numero è già ora superiore a quello degli altri Paesi.

(Fonte: CAI)