Violenza sulle donne. Le scelte difficili che cambiano la vita davvero!

Dominika era spaventata e sola, ma tra un uomo violento e delle donne che le offrivano il loro aiuto scelse di fidarsi di quest’ultime. Il percorso di salvezza di Dominika e del suo piccolo Bogdan

Abbiamo incontrato DominiKa il 30 novembre di due anni fa. Dopo che la sua assistente sociale e la psicologa che l’avevano conosciuta alcuni mesi prima le avevano spiegato l’importanza di farsi mettere in protezione insieme al suo bambino Bogdan, di sei anni.

Una storia difficile

All’epoca del nostro primo incontro, Dominika aveva poco più di 26 anni ed era arrivata in Italia dalla Romania da circa due anni con il suo piccolo Bogdan, con l’intenzione di fargli frequentare l’ultimo anno della scuola materna per migliorare nella lingua in vista dell’inizio della scuola “dei grandi”.
Il loro trasferimento era stato organizzato insieme a Cristian, il papà di Bogdan, che per offrire un futuro migliore alla sua famiglia era venuto a lavorare in Italia come carrozziere e in pochi mesi era riuscito a trovare un lavoro stabile e una bella casa. Dominika aveva sofferto nel lasciare il suo paesino in cui la vita scorreva lenta per trasferirsi nella caotica Milano. Soprattutto sentiva la mancanza dei suoi affetti familiari e del loro supporto per la crescita di Bogdan; ma per riunire la sua famiglia era disposta a qualsiasi sforzo.
Dopo pochi mesi, però, Dominika iniziò ad avere dei dubbi sulla bontà della sua scelta: Cristian non era più l’uomo buono che aveva sposato, aveva repentini sbalzi d’umore, beveva birra a tutte le ore, fin dal mattino, e fumava di continuo sigarette che si confezionava da solo. Lui sosteneva di preferire fumare il tabacco perché costava meno delle sigarette, ma Dominika aveva non pochi dubbi, visto che l’umore del marito cambiava ogni volta che fumava.
Inoltre, anche le frequentazioni di Cristian erano cambiate: diverse persone “strane” piombavano all’improvviso a casa loro, anche al mattino prestissimo o la sera tardi, senza alcuna spiegazione.
Le cose sono peggiorate ulteriormente dopo qualche giorno, quando Cristian ha iniziato a diventare violento: prima verbalmente, poi anche fisicamente.

Una scelta per il futuro

Dominika era consapevole di non dover accettare quei comportamenti, non solo per se stessa ma soprattutto per Bogdan: non voleva che crescesse pensando che fosse giusto umiliare le donne solo perché lo faceva il suo papà. Iniziò perciò a informarsi, inizialmente parlandone in confessione al prete della sua chiesa. Questo, oltre a confortarla, la indirizzò a uno sportello d’aiuto per donne in difficoltà. Confrontandosi con una delle dottoresse che lavoravano al centro, Dominika capì che doveva rivolgersi ai servizi sociali, che riuscirono a capire meglio la situazione. Cristian, intanto, oltre a diventare sempre più violento, anche con suo figlio, iniziò ad avere problemi con la giustizia. Dominika, a quel punto, accettò l’offerta delle assistenti sociali di entrare in comunità con Bogdan, per essere protetta e accompagnata alla costruzione della sua autonomia. Dominika era spaventata e sola, ma tra un uomo violento e delle donne che le offrivano il loro aiuto scelse di fidarsi di quest’ultime. In comunità, piano piano si è resa conto di aver fatto la scelta giusta: le educatrici l’hanno sostenuta e accompagnata dapprima nell’ambientamento con Bogdan in comunità e nell’inserimento nella nuova scuola. Poi, appena è riuscita ad aprirsi su quelle che erano le sue paure, l’hanno aiutata a garantirsi un adeguato sostegno psicologico con una terapia settimanale che le ha permesso di rileggere in maniera costruttiva la sua storia e rielaborare i maltrattamenti vissuti dal marito. Inoltre l’hanno sempre supportata per emanciparsi anche come donna. Dapprima l’hanno aiutata a trovare una scuola per imparare meglio l’italiano, poi le hanno proposto un percorso professionalizzante con un tirocinio che l’ha portata nell’ultimo anno ad acquisire l’attestato di parrucchiera e a trovare un lavoretto che le ha permesso di mettere da parte un po’ di soldi e a essere pronta per un passaggio negli alloggi per l’autonomia. Bogdan quest’anno ha iniziato la scuola primaria e ha ricevuto una valutazione al primo quadrimestre che ha emozionato particolarmente Dominika: il suo bambino si è distinto per la gentilezza e la capacità di aiutare i bambini in difficoltà. Dominika ha pianto, perché era proprio così che voleva crescesse il suo Bogdan, buono e gentile verso il prossimo. Le spiace vedere che Cristian non ha i loro stessi valori e non ha interesse a mantenere i rapporti con Bogdan, tant’è che non partecipa agli incontri protetti previsti con il bambino, ma è certa di aver fatto la scelta giusta. Non è stata la scelta più semplice, ne la meno dolorosa ma l’unica che può aiutare il suo bambino a crescere bene e ad avere un futuro luminoso.

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