Vittime di isolamento ed eccessiva pressione. Sono 100mila gli adolescenti hikikomori in Italia

Il Centro Servizi alla Famiglia “Beniamino” strutturato per aiutare le famiglie e i ragazzi ad affrontare questo problema

Chi sono gli hikikomori? Sono ragazzi tra i 14 e i 25 anni, che non studiano né lavorano. Si rinchiudono nella loro camera, tutto il giorno. Non hanno amici e fanno fatica a parlare con genitori e parenti. Spesso di giorno dormono, mentre di notte vivono sul computer, sul web. Perché lo fanno?

“E’ un male che affligge tutte le economie sviluppate – spiega in un’intervista a Business Insider Marco Crepaldi, fondatore di Hikikomori Italia, la prima associazione nazionale dedicata al problema – Le aspettative di realizzazione sociale sono una spada di Damocle per tutte le nuove generazioni degli anni Duemila: c’è chi riesce a sopportare la pressione della competizione scolastica e lavorativa e chi, invece, molla tutto e decide di auto-escludersi”.

Il fenomeno, nato in Giappone, dove la competitività scolastica e lavorativa è notoriamente esasperata, in Italia riguarda, secondo le ultime stime, 100mila casi. Ragazzi che chiedono di essere aiutati.

Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, attraverso la propria cooperativa sociale AIBC, presso il Centro Servizi alla Famiglia ‘Beniamino’ di Pedriano di San Giuliano Milanese, incontra famiglie e adolescenti afflitti da questa problematica, che possono trovare sostegno e, soprattutto, il contributo di esperti per affrontare e risolvere la situazione.

Gli specialisti del Centro ‘Beniamino’ hanno maturato un’esperienza decennale nella gestione di ragazzi difficili e possono aiutare tutti i componenti della famiglia a superare in modo efficace questa modalità estrema di comportamento dei figli.

La proposta è aperta anche alle scuole e a quelle realtà educative interessate a prevenire il fenomeno: in un colloquio conoscitivo con il responsabile del servizio verrà identificato il percorso pisco-pedagogico adatto alle esigenze dell’adolescente e della sua famiglia e individuato il professionista esperto responsabile della conduzione del percorso. Verranno quindi illustrati la durata ipotizzata e il preventivo di costo. Il servizio è svolto a sportello o domiciliarmente, a seconda delle necessità.

Per maggiori dettagli è possibile scrivere all’e-mail info@coopaibc.it, oppure chiamare il numero 3400088431. Informazioni sono presenti anche sul sito web www.coopaibc.it.