“Adottare si può, ancora”. Ecco la nuova formazione targata Ai.Bi: una ricetta per combattere la crisi.

corso2Il pacchetto dell’offerta formativa di Ai.Bi., volto alla preparazione delle coppie che si avvicinano all’adozione internazionale, si arricchisce sia in termini contenutistici che di percorso.

Rafforzare i percorsi formativi significa preparare la coppia ad affrontare le sfide dell’accoglienza familiare in maniera più consapevole, attrezzandosi con tutti gli strumenti che un ente storico come Ai.Bi. (Amici dei Bambini)  è in grado di fornire. E’ anche un modo per ridare speranza a quelle coppie che, intimorite da percorsi tortuosi e difficoltà sempre maggiori, rinunciano ad esplorare la genitorialità adottiva.

L’obiettivo quindi è quello di affermare che “adottare si può, ancora” e che, con il giusto e necessario supporto, rimane “una cosa meravigliosa”.

Questo periodo di sospensione ci è stato utile per fare un’analisi rispetto ai bisogni delle coppie che hanno bussato e continuano a bussare alla nostra porta…analisi utile a definire gli ulteriori nodi critici che la coppia si trova ad affrontare in un percorso di accoglienza. Parallelamente è stato utile per mettere a regime percorsi che rispondano ancor di più alle richieste sempre più elevate dei paesi da cui i nostri bambini provengono.

I paesi di origine infatti, sono sempre più attenti al profilo delle coppie che si candidano per adottare un loro minore. Questa attenzione si traduce spesso in richieste di approfondimenti e/o di verifiche che non attengono esclusivamente a requisiti formali (come può essere a titolo esemplificativo quello degli anni di matrimonio) ma che interessano sempre di più questioni sostanziali dell’area delle competenze genitoriali e del nucleo familiare.  Il “format “ dei corsi, inoltre, è stato concepito e rivisto con gli stessi Paesi stranieri e le Autorità centrali: questo fa sì che le nostre coppie ricevano una formazione quanto più aggiornata e completa grazie alla quale presentarsi alle Autorità Centrali dei Paesi esteri in maniera più adeguata e senza intoppi.

Come tendere quindi a questo ambizioso obiettivo? Come preparare “buoni genitori”? Cosa c’è di diverso o di nuovo nei nostri percorsi formativi rispetto al passato?

Innanzitutto il nostro biglietto da visita raddoppia la presenza in aula: gli incontri informativi, primo step per ogni coppia che voglia esplorare il mondo dell’adozione e dei soggetti che vi operano, raddoppia in termini di tipologia e raddoppia in termini di conduttori in aula. Gli incontri continueranno ad essere condotti da “coppie adottive esperte” perché è fondamentale e primario far riflettere la coppia “candidata” sul percorso di accoglienza in primis lontano dai meandri procedurali. Chi meglio di una coppia adottiva può condividere il “dato esperienziale” di cosa significa genitorialità adottiva. I nuovi incontri informativi, mantenendo questo aspetto imprescindibile per il nostro modo di “fare adozione”, si arricchiscono della presenza di un tecnico.  Sarà suo compito fornire tutti gli elementi della prima mappa adottiva, mettendo in luce immediatamente i nodi cruciali del percorso.

Inoltre considerato che sono sempre più numerose le coppie che si avvicinano a noi, ancor prima che ai servizi sul territorio, per capire cosa è l’adozione, nazionale o internazionale, Ai.Bi ha pensato di organizzare incontri informativi per tutti coloro che si trovano proprio agli inizi ed abbiano bisogno di capire come muoversi nel complicato labirinto della burocrazia italiana: primi passi.

La seconda grande novità è rappresentata dal rafforzamento del percorso di preparazione all’adozione internazionale. Fino ad oggi si è sempre sviluppato su due giornate. A queste due giornate condotte da un’equipe psico-sociale, affiancata da una coppia adottiva esperta (il dato esperienziale rimane centrale), Ai.Bi. aggiunge una terza giornata che avrà luogo in un secondo momento e che permetterà alle coppie di approfondire e sciogliere quelle aree di fragilità che inevitabilmente un percorso di tal portata fa emergere. Sarà occasione così per affrontare quelle questioni che più intimoriscono una coppia perché sono legate alla propria sfera di disponibilità verso un minore. Saranno, quindi, trattate tematiche legate allo stato di salute, all’età dei bambini, alle fratrie…insomma alle tante facce dell’adozione oggi, attraverso il percorso “Ti presento tuo figlio”.

Manterremo i percorsi per coloro che vogliano farsi affiancare, fin dalla presentazione della dichiarazione di disponibilità al Tribunale per i Minorenni, “Per diventare genitori”.

Immancabile la presenza delle coppie già adottive, che si metteranno a disposizione di chi si aprirà all’accoglienza raccontando davanti ad un caffè dell’accoglienza la propria irripetibile esperienza adottiva o diventando una vera e propria famiglia di appoggio, tutor.

Infine sono stati rivisitati i percorsi di affiancamento nel tempo dell’attesa e introdotte nuove occasioni di “lavoro e approfondimento” per coloro che hanno già adottato, mettendo insieme genitori e figli…perché anche nell’adozione…non si smette mai di imparare.