Adozioni. Brambilla (FI): “Ora è tempo di pensare ai diritti dei minori abbandonati e delle famiglie che vorrebbero accoglierli”. Stoccata a Renzi: “Ha lasciato in stato di abbandono la CAI”

brambillaSnellire i passaggi burocratici, ridurre i costi del procedimento attraverso sostanziali deduzioni fiscali, seguire e tutelare i minori adottati durante la fase dell’inserimento. Sono alcune delle novità contenute nella bozza di proposta di legge sulla riforma delle adozioni presentata martedì 17 maggio a Roma dalla deputata di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla, presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, con il contributo delle istituzioni, degli enti e delle associazioni operanti nel settore. “Con l’approvazione delle unioni civili – sottolinea l’ex ministro – il Parlamento ha garantito diritti degli adulti. Ora, a maggior ragione, è tempo di pensare ai diritti dei minori abbandonati e delle famiglie che vorrebbero accoglierli. Si tratta di una riforma non più rinviabile. Ma è evidente come il premier ed il suo governo non abbiano né la forza né l’interesse di farla”.

“L’adozione nazionale e internazionale – spiega l’ex ministro – è un potente strumento di garanzia per i diritti dei minori che si trovano in stato di abbandono.  Ma questo istituto vive oggi, nel nostro Paese, una forte crisi, determinata da vari fattori”. Tra questi, Brambilla evidenzia in particolare la complessità delle prassi burocratiche, i tempi di realizzazione del progetto, i costi dei procedimenti internazionali, la poca trasparenza e l’insufficienza dei servizi post-adozione.

La proposta prevede tra l’altro l’accelerazione delle procedure nella fase della dichiarazione di disponibilità e del giudizio di idoneità, l’immediata trascrizione della sentenza straniera di adozione nei registri dello stato civile da parte della Commissione adozioni internazionali, il totale innalzamento della percentuale di deducibilità (oggi limitata al 50%) delle spese sostenute dai genitori adottivi per l’espletamento della procedura di adozione. L’obiettivo è infatti la gratuità dell’adozione internazionale. La stessa possibilità sarà concessa in relazione alle spese sostenute dai genitori adottivi per l’assistenza medica e psicologica nei primi tre anni dall’ingresso del minore nel nucleo familiare. Il testo è stato apprezzato, discusso e condiviso dai rappresentanti di associazioni ed enti, tra cui il Care (Coordinamento delle associazioni familiari adottive e affidatarie), Amici dei Bambini, Oltre l’adozione, Anfi, Cifa, Azione per le famiglie nuove, I Fiori Semplici e, a titolo personale, la presidente dell’Arai Anna Maria Colella.

“Per rilanciare davvero le adozioni – sottolinea Brambilla – occorre condividere non solo a parole un principio primario come l’eguaglianza tra genitorialità biologica e genitorialità adottiva, elaborare una politica coerente ed attuarla con determinazione attraverso provvedimenti legislativi ed amministrativi efficaci. Invece il governo ha lasciato in stato di abbandono la Cai:il perno del sistema non funziona come dovrebbe. Inoltre la battaglia sulle unioni civili ha indebolito l’esecutivo, ha evidenziato le linee di frattura della maggioranza”.