Adozioni internazionali. Cina “I suoi occhi al mattino guardavano me, poi suo padre e si riaddormentava, quasi per accertarsi che noi non eravamo solo un sogno”

cinaQuello che segue è il racconto (particolareggiato e molto emozionante) di Azzurra, che con il marito Massimiliano, ha adottato qualche mese fa, Elio, un cinesino che ama tanto ridere e ballare. “Vorrei che il mondo aprisse gli occhi – dice Azzurra – e le adozioni aumentassero vertiginosamente perché questi bimbi non aspettano altro che una mamma e un papà che li amino incondizionatamente”.

Ecco il racconto: dalla tanto attesa telefonata, all’abbinamento, al viaggio in Cina fino al ritorno in Italia. E l’inizio della nuova vita per Azzurra, Massimiliano ed Elio Meoni.

“Stavo pulendo casa, quando squilla il telefono, leggo il prefisso Milano e penso sia una chiamata di lavoro rispondo “Pronto” e dall’altra parte una voce felice mi dice “Azzurra?” io “Sì?” lei “Sono Cristina di Ai.Bi.” non so perché, ma pensai subito le cose più preoccupanti, tipo ci sono problemi, dovrete ancora aspettare e, invece, mi dice “Volevo rassicurarvi, la prossima settimana Michela vi chiamerà per l’abbinamento”….ancora tremo mentre lo scrivo.

Rimasi impietrita, quando poi tornai in me, le dissi “Scusami Cristina, devo sedermi prima di cadere per terra!” lei scoppia a ridere e, a quel punto, provo a chiedere “Quando partiamo? Ma…ma….il passaporto? Il mio scade a Dicembre devo rifarlo?” e lei “Corri subito a rifarloooooo che entro dicembre partirete!

Terminata la telefonata resto 5 minuti seduta, compongo il numero di mio marito ed esordisco con un “Ci siamo, mi ha chiamata Cristina” spiego tutto per filo e per segno. Al che lui esclama un “Bene…bene” so che è felice ma, come me, è rimasto senza parole.

Nei giorni successivi la mia mente ha viaggiato tra mille pensieri, mille paure, sarà un maschio o sarà una femmina, cosa avrà, sarà grande o quanti anni avrà, oh Dio nostro figlio ci stava aspettando!!!

Arrivati all’incontro per l’abbinamento ci sediamo e la referente Ai.Bi. tenendo dei fogli tra le mani inizia a parlare, ma io sento solo “E’ un maschietto di 13 mesi…..” e da lì il vuoto, come se fossi stata inghiottita da una bolla d’aria.

A quel punto firmiamo i fogli prima di guardare la foto: lui era nostro figlio qualunque aspetto avesse.

Poi guardiamo tutte quelle foto, un coccolino paffuto serio con occhioni profondi che subito hanno fatto breccia nel nostro cuore, abbiamo visto anche le foto della preoperazione (era affetto da labiopalatoschisi congenita unilaterale), ma a quello ci avremmo pensato dopo, ora volevamo goderci solo questo momento magico e pensare al nostro primo incontro.

Siamo partiti con mille paure, di non essere all’altezza di diventare genitori, come avrebbe reagito a noi il bambino, cosa fare in situazioni complicate? .. Invece, quando siamo entrati in quella stanza, lui ci ha guardati con quegli occhioni smarriti, non ha pianto, si è lasciato prendere in collo da me, poi dal suo babbo e tutto è stato così naturale che ancora mi stupisco di noi.

La cosa che mi ricorderò per sempre sono i suoi occhi che al mattino, in quei primi giorni insieme, guardavano me, poi suo padre e si riaddormentava,quasi per accertarsi che noi non eravamo solo un sogno, ma eravamo la sua nuova realtà che stava vivendo!

L’esperienza in Cina è stata magica e ringrazio Ai.Bi., perché far partire tutte le coppie insieme è una grande forza per tutti noi: ci permette di farci forza a vicenda, consigliarci, parlare, fare gruppo; in più il nostro referente in Cina, è stato un angelo, sempre disponibile, sempre attento ad ogni nostra esigenza, sempre sorridente e posso garantirvi che avere questo in un Paese come la Cina dove non parlano nessuna lingua tranne il cinese è molto, molto importante!!!

Il nostro rientro è stato “col botto” come dicono i nostri amici, perché Elio ha pensato bene di partire con 38.7°C di febbre.

L’8 marzo per la festa della donna il nostro piccoletto svegliandosi al mattino ha detto “Maaaaamma!” al che son schizzata sul letto: non ero ancora abituata a sentirmi chiamare così, ma ogni volta che lo dice sembra decantarlo tra le labbra Maaaaamma!

Il nostro piccolo raggio di sole ha illuminato le nostre vite, ha fatto innamorare tutti, dai nonni che non riescono a stare un giorno senza vederlo, agli zii, agli amici. E’ un bimbo molto simpatico e per ora chiacchiera, chiacchiera, chiacchiera tanto in una lingua tutta sua con le sue cuginette, e poi…balla: appena il suo babbo intona delle note lui inizia a sculettare e muovere le braccia, è uno spettacolo, e poi….la cosa più bella è che ride, ride tanto, ride di gusto, ha trovato la serenità che cercava e… anche NOI!

Ringrazio ogni giorno Dio per la scelta che abbiamo fatto di intraprendere questa strada, perché un figlio è la cosa più bella che si possa desiderare e vorrei che il mondo aprisse gli occhi e le adozioni aumentassero vertiginosamente, perché questi bimbi non aspettano altro che una mamma ed un papà che li amino incondizionatamente.

Ai genitori futuri posso solo dire che il tempo dell’attesa che, prima di partire, sembra infinito…beh io me lo sono dimenticato, come fosse ieri: è come quando una mamma partorisce, talmente è felice per la nascita del suo bambino da dimenticare i dolori del parto!”